LE CAMPANE PASQUALI .

 

 

                            

BREVE RIFLESSIONE SU UNO DEI SIMBOLI DELLA   CRISTIANITA' .

      BUONA PASQUA DELL' ANNO 2001

Lettere Pasquali

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                    Carissimi amici feriali e festivi , è ricordandovi tutti che alzo con piena libertà lo sguardo del cuore e della mente , così che m' imbatto in un aspetto secondario e tuttavia potente del grande mistero di Cristo e del suo popolo :

                    le campane e il loro suono nell' alternanza delle stagioni , delle quali ricordo l'inverno natalizio e la primavera pasquale .

                   Annoto dunque non essere una pura casualità che la Pasqua coincida con il pieno risveglio della natura in primavera . Infatti Cristo non è anche re dell' universo visibile (Ap. 1,5 ; Col.1,16 ...) oltre che invisibile (Gv 18,36) ?

                    La nascita morte e resurrezione del Signore non avvennero perciò indipendentemente dal dispiegarsi delle stagioni , ma al contrario Gesù nacque d'inverno , secondo la tradizione e risuscitò in primavera perché la sua passione morte e resurrezione , ebbero luogo durante la settimana pasquale ebraica , tuttoggi celebrata nel mese di Nisan (marzo-aprile) a partire dal giorno 14  1) :

                    quando Dio venne in terra nascendo da donna , si vestì da povero umilissimo per insegnare a tutti , il grande valore della povertà e dei poveri . E ciò è insegnamento perpetuo indipendente da stagioni temporali e spirituali . Tuttavia resta il fatto che Dio scelse il brullo inverno , sia come veste poetica sia come veste ornamentale più adatta per decorare la sua scelta d'esser per sempre dalla parte dei poveri . Fu dunque per fedeltà maggiore a tale predilezione , che il Dio bambino non volle solo la grotta e la mangiatoia di Betlemme , ma volle anche il freddo e lo squallore della brulla campagna notturna e diurna , forse abbellita solo dal candore della neve e dallo splendore degli angeli .

                    Però quando il Cristo risuscitò dalla tomba ridandosi la vita , e la vita gloriosa ed eterna,  allora non poteva che vestirsi di potenza divina e trionfale , nella pienezza della primavera , perché era ora massimamente conveniente che la gloria pasquale di Cristo , dovesse avere a decoro e a partecipazione testimoniante , non solo il cuore d'ogni creatura dotata di spirito (che è fatto  principale) , ma finanche il sorriso primaverile del Creato (che è fatto secondario , ma non per questo trascurabile) .

                   E dunque grazie all'incontro pasquale tra la primavera dei cuori umani e del creato , e la primavera eterna del Cristo risorto , promettente eternità a tutto e a tutti , che la gioia trionfale delle campane pasquali , può superare per intensità quella di ogni altra festa dell'anno , e come mai invita gli animi ad andare a Dio , suggerendo a ciascuno di comporre nel cuore , lo stupore adorante di fronte alla potenza del Signore , che è risorto dalla tomba . 

                  Questo suono ampio e dolce delle campane d' Italia e del mondo , solca monti e valli , città e metropoli , ed è decorato dal sorriso della primavera (come ho detto) ed è investito della autorità di Cristo , che essendo risorto alita simbolicamente persino mediante le campane , la gioia e la vita a chiunque nel mondo la voglia , e non la rifiuti .

                  Anche in senso letterale , le campane con il loro Din Don , richiamano con dolce e magnifica enfasi , la lettera D , della grande e vitale parola DIO ! E lo fanno dall' alto dei campanili e dei tetti delle chiese , perché la voce simbolica , musicale e publica del popolo cristiano , non poteva non realizzare anche simbolicamente , il comando di Cristo : 

                  Quello che ascoltate all' orecchio , predicatelo sui tetti  (Mt 10,27) .

                  E proprio questa predicazione è il lavoro quotidiano delle campane , ecclesiastiche ; le quali tuttavia , oltre alle classiche funzioni festive o domenicali , evocano sentimenti di pregnanza e potenza insolita (e dunque non più solo quotidiana) , specialmente a Natale festa giubilare della rivelazione umana dell 'uomo-Dio , e a Pasqua , festa giubilare della rivelazione divina dell 'Uomo-Dio:

                  il Risorto eternamente vittorioso sulla morte , oltre a dare fondamento e senso a ogni altra festa cristiana , da anche fondamento e senso a ogni messaggio e richiesta di salvezza , che si diparta dalla Chiesa al mondo intero o viceversa .

                  Coi saluti e gli auguri migliori , 

.

 

Orlando Metozzi .

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1 : Nei Vangeli,  solo in Lc.  2,7 e 2,12 ,  è detto  che Gesù alla sua nascita,  fu deposto in una mangiatoia ;  che poi nacque in inverno, riparato in una grotta tra un bue e un asinello,  sono notizie pervenuteci dalla  tradizione . I Vangeli Apòcrifi, confermano la nascita nella grotta tra il bue e l’asino,  ma non specificano la stagione, e vi mettono del fantastico.

               Che passione, morte,  resurrezione,  avvennero durante la Pasqua ebraica, lo si può ricavare  da  Mt. 26,1-segg., Mc. 14,1-segg.,  Lc.22,1-segg.,  Gv. 22, 7-segg.   Per la Pasqua, affluivano  a Gerusalemme ebrei da ogni parte, anche dalla Diaspora, sotto la tutela dei soldati di Roma. Questa folla, della quale discepoli e apostoli,  erano in fondo una piccola parte,  fu testimone , benigna o suo malgrado , della passione morte e risurrezione del Cristo; il quale, così predisponendo, mostrò e mostra tuttoggi, che per esser creduto quale Uomo-Dio-Risorto,  né volle né vuole rendersi testimonianza da solo.

               A destra , UOVA PASQUALI RUSSE, S. Pietroburgo 1850  (da P. Manasse, L’Uovo di Pasqua,  Roma , Palombi 1986, p. 82)