O PATRIA MIA, IL TUO, E’ UN CUORE E UN  VOLTO PASQUALE

Sbagliano perciò quelli che col loro modo di pensare e di vivere, asseriscono  il contrario

 

 BUONA  PASQUA  DELL '  ANNO  1998 E 2000*

 

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                O Italia, chi sa leggere la tua vocazione, la tua bellezza, la tua anima più profonda e vera? Tu non solo sei stata la più bella, ma puoi ancora essere la più amabile della vita e della storia del mondo, se accetterai di vivere da buona cristiana la tua Pasqua, cioè se tornerai oggi a credere e a volere risorgere in Cristo con Cristo e per Cristo, ricordandoti che sei la sede di Pietro, lo stivale di Dio, e la carezza soavissima di Maria.

 

                Tu o Italia, puoi ancora essere la più bella, cioè puoi ancora essere tutta te stessa, se tornerai a vivere e risorgere in occasione della tua Pasqua, perché una storia meravigliosa di duemila anni, dimostra non solo che Cristo-Dio ti ha amata come nessun’altra al mondo, riempendoti di santità e talenti in ogni campo; ma più ancora, dimostra quella storia meravigliosa, che Dio ti ama   tutt' oggi ancor più di prima, perché egli non fece nessun santo, come nessun vero genio che non fosse d’insegnamento imperituro e universale, si che il passato tuo porta con maggior visibilità quanto maggiori sono i secoli, il segno dell’amore instancabile e magnanimo e infinito, di Dio per te.

 

                Orsù dunque! Non essere ingrata o Italia mia. Ricorda chi più d’ogni altro ti ha beneficata; esprimi quindi com’è tuo più nobile costume, profonda e deferente gratitudine, e torna a credere e a vivere la tua Pasqua, cioè TORNA A VIVERE SECONDO IL CUORE E LA MENTE DEL RISORTO, che non può mai  morire, perché egli è Dio, cioè la Via, la Verità e la Vita, non solo delle singole persone, ma specialmente delle nazioni, e specialmente di te, o Italia bella e amabile, che proprio Dio ti rese tale, avendoti benvoluta più d’altre nazioni, affinché per tuo tramite fosse raggiunto il resto del mondo e si realizzasse così la giustizia eterna del pensiero divino; la quale vuole non solo, com’è giusto, che a chi più è stato dato più venga anche chiesto (Lc 12,48), ma certo con ancor maggior premura paterna, vuole che a chi più è stato dato, più costui s’ingegni di dare proprio a chi ha di meno, o a chi non ha niente. E il mondo è pieno di quelli che hanno meno o non hanno niente.

 

                Guarda dunque il Risorto e risorgi o Italia mia. Cristo è ben vero che non è risorto solo per te, bensì per tutte le nazioni; ma tu questa  verità pasquale della Resurrezione del Signore, o Italia, tu non solo la conosci meglio d’altri, ma alberga da millenni nelle regioni più profonde del tuo cuore e della tua mente; per te l’osanna e l’adorazione del Cristo Risorto, è anche il tuo cuore e la tua anima più vera e sincera; infatti o patria mia, il volto tuo più reale e profondo, quello dal sorriso di civiltà universale, è in ultimo UN VOLTO DI VITA E DI RESURREZIONE, cioè è un volto pasquale e non di morte, come alcuni tuoi figliastri vorrebbero anche oggi indurti a comporre, predicando in vari modi l’Anticristo. Questo fatto fondamentale per cui il tuo volto è un volto bellissimo di vita, io o patria e madre mia, te lo ricordo con forza, perché sono tuo figlio, e conosco dunque come nessuno, il volto di mia madre; e a te, o amico, che mi guardi più da vicino, e a voi o amici, che m’ascoltate più da lontano, e infine a voi o nemici, che mi combattete da vicino e da lontano,vi ricordo che seppure in diversa misura, siete miei fratelli tutti quanti, o perché cristiani, o perché Italiani, o perché uomini. Ricordiamoci perciò chi siamo, per poter risorgere insieme al Risorto, ciascuno dalla sua condizione quotidiana.

 

*  Scritto manualmente in occasione della S.Pasqua dell’anno 1998, e riproposto in versione elettronica ,  nell' anno 2000 

 

 

 

       

 

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