IL PRESEPE MONUMENTALE DI SANTA MARIA DEL SASSO 

 

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RE MAGO  

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Le vesti semplici sono sottolineate dalle rifiniture in oro, analogamente alla regalità dei Magi . La lezione plastica di queste sculture esprime regalità e insieme profonda ispirazione, misurata per così dire, dal naturalismo classico della descrizione drammatica. Si noti lo stupore coinvolgente del Re Mago soprastante e l'indagine psicologica e metafisica sul Bambino che si è fatto Uomo, ma è anche Re e Dio allo stesso tempo (per questo Crf sopra pure il Gesù Bambino nella testata della pagina).

SAN GIUSEPPE

LA NATIVITA ' 

   

                Un Santuario ha spesso ai suoi esordi, qualcosa di eccezionale rispetto alla devozione ordinaria: un miracolo, la vita edificante di un santo, la risposta popolare ad una apparizione della Madonna... ecc . E anche Santa Maria del Sasso adagiato a sud di Bibbiena (Arezzo) a fianco del torrente Vessa,  non fa eccezione:

                la prima chiesa fu costruita nel 1347 in seguito alla apparizione della Madonna a una pastorella locale, come segno di preservazione della zona dalla peste che imperversava allora ai confini, e in varie zone toscane, compreso Firenze a detta dello stesso Boccaccio (nell'esordio del Decamerone per l'anno 1348). Però il grosso degli edifici e dei monumenti è cinquecentesco e rinascimentale e vanta perfino la regia amministrativa del Savonarola.

                Ma bisogna sapere che Santa Maria del Sasso, oltre che frutto della devozione alla Madonna, è terra dei domenicani (frati e monache). E questi monaci hanno le loro tematiche che esprimono ogni anno, anche in occasione del Presepe. Per esempio quest'anno il tema da descrivere è, secondo il giornale Toscana Oggi : Gesù nato morto e risorto, è per noi sorgente che zampilla per la vita eterna .

                Comunque l'esecuzione tecnica del Presepe non è opera dei soli domenicani, bensì da quaranta anni, è opera di un gruppo chiamato Amici di Camaiore (Lucca), probabilmente amici e parenti del padre Serafino Lari, che per tanti anni è vissuto e ha servito mirabilmente in Santa Maria del Sasso. I nomi di questo comitato presepiale sono dunque i seguenti: Marchetti Enrico, Stefano e Claudio; Barsi Giuseppe; Orsi Roberto e Bruno; Belli Luigi; Luigi Maurizio; Cila Sergio; Salvetti Paolo; Manfredi Giuliano; Dello Prete Pompilio; Bernardini Giorgio; Lari Angelo.

                Per allestire il Presepe, in passato venivano usate statue di terracotta con costumi locali; ma poi furono acquistate delle statue in legno scolpite a mano e a grandezza quasi naturale che supera il metro, da autori di Ortisei (Val Gardena) e unite ad altre statue in legno o altro materiale, di altri autori, si dice anche bibbienesi e lucchesi. Però il gruppo fondamentale, cioè Maria, il Bambino, Giuseppe e alcuni pastori e Magi (crf. Foto soprastanti), sembra della stessa mano sapiente da Ortisei. Decisamente diversa è invece la lezione plastica della Donna con in braccio un Bambino a sinistra della Natività, pure essa in legno.

                In generale la sintassi scenografica è del seguente tenore: protagonisti assoluti sono uomini, angeli e animali, l'acqua che scorre, la notte santa sullo sfondo e pervadente tutto quanto col suo chiaroscuro, dovuto alla Cometa oltre che alla luna. Non ci sono altri soggetti. La Natività è perciò in primo piano, col bue e l'asinello, facilmente toccabile dai visitatori; sulla sinistra c'è anche un grosso elefante e un cammello dei Magi; Magi e Pastori con qualche pecora, si dirigono verso il Bambino con atteggiamento di grande stupore. Tra i Pastori ci sono anche due  fantesche con bimbi in braccio e una Portatrice di brocca, più lontana: forse la brocca contiene vino da donare al Messia. Gli angeli invece se ne stanno in zona perimetrale : il più imponente e affascinante è a destra, alle spalle di Giuseppe; mentre sullo sfondo si stagliano nell'azzurro del cielo, le sagome più piccole di vari angeli, forse tenenti strumenti musicali e di certo cantanti le parole evangeliche: Gloria a Dio nell'alto dei Cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà .

                Il Presepe Monumentale di Santa Maria del Sasso, è esposto dalla Notte di Natale fino all'ultima Domenica di Gennaio, nella cosidetta Terza Chiesa al piano sottostante della Chiesa principale del Santuario. Ma dopo l'ultima domenica di gennaio, lo stesso Presepe non viene tolto, bensì solo sostituito con uno più piccolo, per motivi logistici di spazio. Infatti con l'esposizione permanente, si vuole richiamare l'attenzione sul fatto fondamentale della incarnazione, che dunque non è solo una preferenza presepiale o popolare, ma è anche una condivisione dei teologi domenicani.

 

FINE

 

 

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