LA PASQUA COME VIA MAESTRA PER POSSEDERE PIENAMENTE IL VERO IL BELLO E IL BUONO  CHE QUALIFICANO LA VITA UMANA ED ETERNA DELLE SINGOLE PERSONE , COME DEI VARI POPOLI.

BUONA PASQUA DELL' ANNO 2005

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INDICE

1. Antologia pasquale

2. Testo

 

3. Curiosità :  a) Corrispondenze della Pasqua del 27-3-05, in altri sei Calendari ;
b) "Buona Pasqua" ,  in nove  lingue ;
4. Tradizioni popolari : a) L'accensione del fuoco sacro e lo "scoppio del carro" a Firenze.  
b) La "Semana Santa" ad Alghero.

ANTOLOGIA PASQUALE

ISAIA 50,6 :  " HO PRESENTATO IL DORSO AI FLAGELLATORI / LA GUANCIA A COLORO CHE MI STRAPPAVANO LA BARBA; / NON HO SOTTRATTO LA FACCIA / AGLI INSULTI E AGLI SPUTI" .  MT 27,30 : "  E SPUTANDO SU DI LUI PRENDEVANO LA CANNA E LO COLPIVANO SULLA TESTA" .

SALMO 22, 8 : " MI SCHERNISCONO QUELLI CHE MI VEDONO , / STORCONO LE LABBRA, SCUOTONO IL CAPO: /  ' SI E' AFFIDATO AL SIGNORE , LUI LO SCAMPI; / LO LIBERI SE E' SUO AMICO "  .  (MATTEO 27, 41-42 ) :   NELLO STESSO MODO I SOMMI SACERDOTI , INSIEME AGLI SCRIBI E AGLI ANZIANI, BEFFEGGIANDOLO DICEVANO : ' HA SALVATO GLI ALTRI NON PUO' SALVARE SE STESSO . SE E' IL RE D' ISRAELE DISCENDA ORA DALLA CROCE E CREDEREMO IN LUI '  "  .

" E CON UN RAMO DI MANDORLO IN FIORE / A LE FINESTRE BATTO E DICO : APRITE. / CRISTO E'  RISORTO E GERMINAN LE VITE  / NUOVE E TORNA  CON L' APRILE L'AMORE  .  //  AMATEVI TRA VOI PEI DOLCI E BELLI / SOGNI CHE OGGI FIORISCON SULLA TERRA , / UOMINI DELLA PENNA E DELLA GUERRA, / UOMINI DELLA VANGA E DEI MARTELLI .  //  APRITE I CUORI . IN ESSI IRROMPA INTERA / DI QUESTO Dì L' ETERNA GIOVINEZZA. / IO PASSO E CANTO CHE LA VITA E' BELLEZZA . / PASSA E CANTA CON ME LA PRIMAVERA .  ( Ada Negri : La Pasqua ) .

" E' RISORTO : IL CAPO SANTO / PIU' NON POSA NEL SUDARIO; / E' RISORTO : DALL' UN CANTO / DELL' AVELLO SOLITARIO / STA IL COPERCHIO ROVESCIATO : / COME UN FORTE INEBBRIATO / IL SIGNOR SI RISVEGLIO'  "  ( Alessandro Manzoni  : La Risurrezione)  .

" O FRATELLI , IL SANTO RITO / SOL DI GAUDIO OGGI RAGIONA ; / OGGI E' GIORNO DI CONVITO ;  / OGGI ESULTA OGNI PERSONA "  (Alessandro Manzoni : La risurrezione) .

" E' PASQUA ! SUL MANDORLO IN FIORE / IL VENTO D' APRILE / SUSSURRA GENTILE / LA PRIMA PAROLA D'AMORE . //  E' PASQUA ! CON GARRULO STRIDO / SIGNORA DELL'ARIA / LA RONDINE SVARIA / CERCANDO LA FRONDA E IL SUO NIDO . // E' PASQUA ! TRA I CANDIDI VELI  /  DI NUBI GIOCONDO / TRALUCE SUL MONDO / LO SMALTO AZZURRINO DEI CIELI . //  E' PASQUA ! NEI CUORI , SUBLIME / CON CRISTO RISORTO , / RINASCE IL CONFORTO / CH ' ESALTA , SOCCORRE , REDIME "   ( R. Munari : Pasqua) .

QUEMCUMQUE OSCULATUS FUERO , IPSE EST , TENETE EUM "  (MT 26,48)  :  "QUELLO CHE IO BACERO' E' LUI , PRENDETELO "  .

" TUNC PRINCEPS SACERDOTUM SCIDIT VESTIMENTA SUA DICENS :  BLASPHEMAVIT : QUID ADHUC EGE'MUS TESTIBUS ? ECCE NUNC AUDISTIS BLASPHEMIAM :  QUID VOBIS VIDETUR ? AT ILLI  RESPONDENTES DIXERUNT :  REUS EST MORTIS "  (MT 26,65-66)  :  " ALLORA IL SOMMO SACERDOTE SI STRACCIO' LE VESTI ESCLAMANDO : ' HA BESTEMMIATO ! CHE BISOGNO ABBIAMO ANCORA DI TESTIMONI ? ECCO : ORA AVETE UDITO LA BESTEMMIA . CHE VE NE PARE ' ?  ESSI RISPOSERO : ' E' REO DI MORTE'  "  .

PAOLO VERONESE "RESURREZIONE DI CRISTO" , 1572-76 , DRESDA , GEMÄLDEGALERIE . MENTRE A SINISTRA I SOLDATI SI RITRAGGONO IMPOTENTI E IMPAURITI , SULLO SFONDO LE DONNE SOPRAGGIUNGONO AL SEPOLCRO , ATTESE DAGLI ANGELI , E CRISTO SI LIBRA E GUARDA IN ALTO A BRACCIA APERTE .

"PONIFICES AUTEM CONCITAVERUNT TURBAM , UT MAGIS BARABBAM DIMITTERET EIS "  (MC 15,11) :  " MA I CAPI DEI SACERDOTI  AIZZAROMO  LA  FOLLA ,  AFFINCHE'  RILASCIASSE LORO PIUTTOSTO BARABBA " .

"ET PERDUCUNT ILLUM IN GOLGOTHA LOCUM , QUOD EST INTERPRETATUM CALVARIAE LOCUS "  (MC 15,22)  :  "LO CONDUSSERO COSì AL LUOGO  DETTO  GOLGOTA , CHE SIGNIFICA ' LUOGO DEL CRANIO '  "  .

" IL BIMBO IN CHIESA : MAMMA , PERCHE' MAI / NON HA L'ALTARE NE'  UN LUME NE' UN FIORE , /  E LE CAMPANE SON MUTE ? LO SAI ? / ZITTO , PICCINO MIO , CHE GESU' MUORE ! / ED IL BAMBINO , A PIU' SOMMESSA VOCE : / MUORE PERCHE' ? PERCHE' L' HAN MESSO IN CROCE . / SABATO SANTO . UNO SPRAZZO D'AZZURRO / ECCO E UN RAGGIO DI SOLE ALL' IMPROVVISO . / E POI TUTTO D' UN TRATTO , LE CAMPANE /  SCIOLTE AD UN CANTO LIBERO , TRIONFALE: / CANTAN TUTTE, VICINE E LONTANE . / CORRE ALLA MAMMA , COME AVESSE L' ALE, / IL PICCOLINO : DUNQUE NON E' MORTO ! / NO , AMORE MIO , NON PIU' . CRISTO E' RISORTO !  " (C . Del Soldato : Pasqua) .

" TI LODIAMO , TI RINGRAZIAMO E TI RENDIAMO TESTIMONIANZA ; / RENDIAMO GLORIA , NOI DEBOLI MORTALI , / A TE CHE SEI IL SOLO DIO ; NON NE ESISTONO ALTRI . / GLORIA TE , ORA E FINO ALLA FINE DEL TEMPO . "   (Atti di Pietro , Opera  apocrifa  d'ignoto , tra il 180-90 d.C.  in Siria o in Palestina) .

"E' UN' AZIONE GIUSTA CHE TUTTE LE BOCCHE GLORIFICHINO , CHE TUTTE LE VOCI ATTESTINO , CHE TUTTE LE CREATURE VENERINO E CELEBRINO IL NOME ADORABILE E GLORIOSO DELLA SANTISSIMA TRINITA' , PADRE , FIGLIO E SPIRITO SANTO , CHE HA CREATO IL MONDO CON LA SUA BENEVOLENZA ; CHE NELLA SUA INDULGENZA HA SALVATO GLI UOMINI E HA CONCESSO AI MORTALI UN BENEFICIO ETERNO "  (Liturgia caldea , Anafora o preghiera  per il momento dell' Offerta , risalente al III° sec. d. C. , originaria , sembra , di Edessa ) .

" ALLORCHE' SI FA SILENZIO INTORNO A ME , / NELLE ORE DEL GIORNO E DELLA NOTTE , / UN PIANTO CHE SCENDE DALLA CROCE / MI COLPISCE  E MI FA TRASALIRE . / LA PRIMA VOLTA CHE L' UDII , / USCII DALLA MIA CASA . E CERCANDO INTORNO / TROVAI UN UOMO INCHIODATO SU UNA CROCE . /  'LASCIATE CHE VI STACCHI DALLA CROCE GLI DISSI '  . / E CERCAI DI TOGLIERE I CHIODI DAI SUOI POLSI , / MA EGLI MI RISPOSE : / ' LASCIALI DOVE SONO , / POICHE' SCENDERO' DALLA CROCE  / SOLO QUANDO TUTTI GLI UOMINI , TUTTE LE DONNE , / TUTTI I FANCIULLI / S' UNIRANNO INSIEME PER DISTACCARMI ' . / GLI DISSI ALLORA : / ' COME POSSO IO SOPPORTARE IL VOSTRO LAMENTO / E CHE POSSO FARE IO PER VOI '  ?  /  ED EGLI MI RISPOSE : / ' VA PER TUTTO IL MONDO / E Dì  A QUELLI  CHE INCONTRERAI  / CHE C' E'  UN UOMO  INCHIODATO SULLA CROCE '  "   ( John Fulton Sheen : Un uomo sulla croce) .

" ERAT AUTEM HORA TERTIA , ET CRUCIFIXERUNT EUM . ET ERAT TITULUS CAUSAE EIUS INSCRIPTUS 'REX IUDAEORUM'  (MC 15, 25-26) :  "ERA L' ORA TERZA QUANDO LO CROCIFISSERO , E L' ISCRIZIONE CON LA CAUSA DELLA CONDANNA RECAVA SCRITTO : ' IL RE DEI GIUDEI '  "  .

" EMISSA VOCE MAGNA EXPIRAVIT " (MC 15, 37) :  " EMESSO UN GRANDE GRIDO , SPIR0 '  "  .
" CAMPANE DI PASQUA , FESTOSE , / CHE A GLORIA QUEST' OGGI CANTATE , / O VOCI VICINE E LONTANE / CHE CRISTO RISORTO ANNUNCIATE , / CI DITE CON VOCI SERENE : / ' FRATELLI , VOGLIATEVI BENE ! / TENDETE LE MANI AL FRATELLO , / APRITE LE BRACCIA AL PERDONO ; / NEL GIORNO DI CRISTO RISORTO / OGNUNO RISORGA PIU' BUONO ! '  !  "  (Nerina Ghirotti : Le Campane ) .

" E' PASQUA ; LA CAMPANA SUONA E SQUILLA , / PER L' ARIA REGNA UN NON SO CHE DI PACE ; / LA GENTE E' QUIETA , DOCILE E TRANQUILLA, / SOL LA CAMPANA SUONA , IL TUTTO TACE .  //  NELL' ALMA C' ' E' QIALCOSA CHE RIBRILLA /  E IL CUOR  DI PRMAVERA SI COMPIACE / MENTRE SPRIGIONA AL SOLE LA SCINTILLA / CHE ACCENDE UN LUME ED ARDE LA SUA FACE  . RIDE LA PRIMAVERA E IL SOL RILUCE , / L' ANIMA E' CALMA , PULSA FORTE IL CUORE. / E' IL SUONO CHE ALLA CHIESA MI CONDUCE //  LA C'E'  UNA QUIETE , NON S' ODE UN RUMORE , / IL PRETE CANTA , L' OCCHIO E' PIEN DI LUCE : / E'  RISORTO DEL MONDO IL REDENTORE " . ( Domenico Urbani : Pasqua di Resurrezione) .

" PASQUA , PASQUA DEL SIGNORE .... / O TU CHE SOLO SEI VERAMENTE TUTTO IN TUTTI ! ... / DI OGNI CREATURA GIOIA , ONORE , CIBO , DELIZIA , / PER MEZZO TUO SONO STATE FUGATE LE TENEBRE DELLA MORTE , / LA VITA DATA A TUTTI , / LE PORTE DEI CIELI SPALANCATE . / DIO SI E' FATTO UOMO / E L' UOMO ELEVATO A SOMIGLIANZA DI DIO "  ( Ippolito di Roma  , Inno Pasquale , nella Patrologia Greca  59, 741-56 erroneamente attribuito a Giovanni Crisostomo) .

" QUI DICIT ILLIS : NOLITE EXPAVESCERE IESUM QUAERITIS NAZARENUM CRUCIFIXUM : SURREXIT , NON EST HIC . ECCE LOCUS UBI POSUERUNT EUM "  :  ( MC 16, 6 )  :    " MA EGLI DISSE LORO : ' NON SPAVENTATEVI ! VOI CERCATE GESU' , IL NAZARENO , IL CROCOFISSO . E' RISORTO . NON E' QUI . ECCO IL LUOGO DOVE L'AVEVANO POSTO "  .

"  ' QUID QUAERITIS  VIVENTEM CUM MORTUIS ?  NON EST HIC , SED SURREXIT : RECORDAMINI QUALITER LOCUTUS EST VOBIS , CUM ADHUC IN GALILEA ESSET , DICENS QUIA  OPORTET FILIUM HOMINIS TRADI IN   MANUS HOMINUM PECCATORUM ET CRUCIFIGI ET FIE TERTIA RESURGERE '  "  :  ( LC 24, 5-6 )  : "  ' PERCHE' CERCATE TRA I MORTI IL VIVENTE ? NON E' QUI , E' RISUSCITATO . RICORDATEVI COME VI PARLO' QUANDO ERA ANCORA IN GALILEA , DICENDO CHE BISOGNAVA CHE IL FIGLIO DELL' UOMO FOSSE CONSEGNATO IN MANO AI PECCATORI, CHE FOSSE CROCIFISSO E IL TERZO GIORNO RISUSCITASSE ' "  .

" O PASQUA DIVINA ! ... / O PASQUA , LUCE DEL NUOVO SPLENDORE ... / NON SI SPEGNERANNO PIU' LE LAMPADE DELLE NOSTRE ANIME. / DIVINO E SPIRITUALE / BRILLA IN TUTTI IL FUOCO DELLA GRAZIA , / NEL CORPO E NELL' ANIMA  / ALIMENTATO DALLA RISURREZIONE DI CRISTO "   ( Ippolito di Roma :  Inno Pasquale , nella Patrologia Greca  59, 741-56 erroneamente attribuito a Giovanni Crisostomo ) .

"  ' AVANTI '  URLAI CON SICURA VOCE . / E FIDO ALZAI, PER  ALBERO MAESTRO , / CON BIANCA VELA DI GESU' LA CROCE  "  ( Filippo  Petroselli : Il Viaggio ) . " DAL PROFONDO AD EMMAUS GRIDARONO : /  ' RESTA CON NOI CHE GIA' SCENDE LA SERA '  . / E RIMASE COLUI CH' E' RA  L' AMORE , / IL BUON PASTORE . / A MENSA SPEZZO' IL PANE , / LO BENEDISSE E DIEDE / AI DISCEPOLI , ALLORA / RICONOBBER GESU' MA QUEI DISPARVE ; / ED EBBRI I DUE SEGUACI RITORNARONO / ALLA CITTA' DOVE IL DIVINO AVEVA / VINTO LA MORTE . / ALEGGIAVA IL RISVEGLIO / DI PRIMAVERA . (Teresa Petrucco : Incontro ad Emmaus) .
" DICIT EI  IESUS : ' NOLI ME TANGERE , NONDUM ENIM ASCENDI AD PATREM MEUM . VADE AUTEM AD FRATRES MEOS ET DIC EIS :  ASCENDO AD PATREN MEUM ET PATREM  VESTRUM, DEUM MEUM ET DEUM VESTRUM '  "  (GV 20, 17) :  " GESU' LE DISSE  :  ' NON MI TRATTENERE, PERCHE' NON SONO ANCORA SALITO AL PADRE . VA PIUTTOSTO DAI MIEI FRATELLI  E DI LORO :  SALGO AL PADRE MIO E PADRE VOSTRO , AL DIO MIO E DIO VOSTRO "  .

" QUANTO A NOI , DILETTI , / CELEBRIAMO LE MERAVIGLIE DEL BATTESIMO DI GESU' , / LA SANTA E VIVIFICANTE RESURREZIONE , / MEDIANTE CUI LA SALVEZZA E' STATA DATA AL MONDO . / ATTENDIAMO IL FELICE COMPIMENTO DELLA REDENZIONE / NELLA GRAZIA E NELL' AMORE /  DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO , / AL QUALE SPETTANO LA GLORIA, L' ONORE E L'ADORAZIONE "  (Frammento dalla liturgia eucaristica antica : Cantico per il Sabato Santo ) .

" GLORIFICHIAMO CRISTO , CANTANDO : GLORIA AL SIGNORE ! / EGLI E' NATO DALLO SPIRITO SANTO / PER DONARCI LA VITA . / SI E' DEGNATO DI ABITARE IN MEZZO A NOI . /  A LUI RENDIAMO VENERAZIONE CONCLAMANDO : GLORIA AL SIGNORE !  "   (Frammento dalla Liturgia eucaristica antica  : Inno dellla Pasqua che si preume risalga al III° - IV° sec )  .

" INFER DIGITUM TUUM HUC ET VIDE MANUS MEAS,  ET ADFER MANUM TUAM ET MITTE IN LATUS MEUM ET NOLI ESSE INCREDULUS, SED FIDELIS "  (GV 20, 27)  :  " METTI IL TUO DITO QUI E GUARDA LE MIE MANI , PORGI LA TUA MANO E METTILA NEL MIO FIANCO , E NON ESSERE PIU' INCREDULO , MA CREDENTE "  .

ISAIA 53, 9 :  " GLI SI DIEDE SEPOLTURA CON GLI EMPI , / CON IL RICCO FU IL SUO TUMULO , / SEBBENE NON AVESSE COMMESSO VIOLENZA / NE VI FOSSE INGANNO NELLA SUA BOCCA "  .  ( MATTEO 27, 59 ) :  " GIUSEPPE , PRESO IL CORPO DI GESU'  , LO AVVOLSE IN UN CANDIDO LENZUOLO E LO DEPOSE NELLA SUA TOMBA NUOVA , CHE SI ERA FATTA SCAVARE NELLA ROCCIA; ROTOLATA POI UNA GRAN PIETRA SULLA PORTA DEL SEPOLCRO , SE NE ANDO'  "  .

" FIGLIO DELL' ETERNO / MAESTRO AGLI UOMINI / DI FEDE, / FORZA DELL' INCONOSCIBILE , / TORNA FRA NOI : /  ANCORA RIVELACI / L' IMMENSO TUO SOGNO ,  /  LA TUA SETE DI LIBERTA ' /  NELL' INFINITO  "  ( Bruna Solieri Bondi :  L' Uomo Dio ) .

" NEL SIGNOR CHI SI CONFIDA / COL SIGNOR RISORGERA'  "  ( Alessandro Manzoni : La Risurrezione) .

" O DONNA ALMA DEL CIELO  .../ E' RISORTO , COME IL DISSE : / PER NOI PREGA : EGLI PRESCRISSE , / CHE SIA LEGGE IL TUO PREGAR "  ( Alessandro Manzoni   : La Risurrezione )  .

" SE VARCO D' UN TEMPIO  LA SOGLIA / E L'ANIMA PIEGO DINANZIA A  L' ALTARE / E UNA FIAMMA VERMIGLIA ARDE / ACCANTO AL TABERNACOLO / PERCHE' COSì VIVO SENTO / IL DESIDERIO /  D'ESSERE UMILE E POVERA , / INNOCENTE E PURA ?  /  PERCHE ? MI RISPONDE UNA VOCE DAL CIEL / PERCHE'  IVI E'  IL DIO VERO , /  E'  DIO VIVO !  /  ADORA E PREGA  "   ( Sara Sobrero :  Perché ) .

ISAIA 53,12 : " PERCIO' IO GLI DARO'  IN PREMIO LE MOLTITUDINI ,  /  DEI  POTENTI EGLI  FARA'  BOTTINO , / PERCHE' HA CONSEGNATO SE STESSO ALLA MORTE / ED E' STATO ANNOVERATO FRA GLI EMPI , / MENTRE EGLI PORTAVA IL PECCATO DI MOLTI  / E INTERCEDEVA PER I PECCATORI "  .

Pagina web con sottofondo musicale .

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LEGENDA DELLA BREVE ANTOLOGIA PASQUALE NASCOSTA NELLE IMMAGINI SOPRASTANTI (quando si sfiorano col mouse) .

Brano dall' Antico Testamento, corrispondente a un passo preciso di un Vangelo , pure questo riportato.  

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Brani evangelici in latino , seguiti da traduzione italiana . 
Versi d' autore novecentesco .

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Versi da : Alessandro Manzoni .
 Sezioni di : Inni a Cristo , dalla Letteratura e Liturgia dei primi secoli Cristiani (Crf. : Inni a Cristo e un concerto di miniature -nel primo millennio della Chiesa- , a cura di Oreste Berselli , Milano - Torino , San Paolo 1981 , pp. 1-127) . 

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  TESTO

                      Ave , Croce di Cristo ! /Ovunque si trovi il tuo segno, / Cristo da testimonianza della tua Pasqua: / del passaggio dalla morte alla vita . / E da testimonianza dell'amore / che è la potenza della vita / dell' Amore che sconfigge la morte  (Giovanni Paolo II° : vai a 1) .

                      Ecco che cosa è in ultimo la Pasqua : l' Amore che trionfa sulla morte ; il mondo che talvolta muore per mancanza d'Amore , tuttavia , per i meriti infiniti del Cristo, nato , morto e Risorto , può risorgere , come e quando vuole, entrando così in possesso perpetuo della Pasqua che gli appartiene , sol che lo voglia .

                      Il Cristo risorto è dunque il mistero principale, dal quale dipende invero la vita e la sorte non solo delle persone , ma di tutte le nazioni , nonché del mondo e dell' intero universo vai a2) .

                      Per questo , essendo la Pasqua rivolta al mondo intero , ebbe anche nello svolgimento di duemila anni  orsono , a Gerusalemme , una singolare trasparenza publica e universale:

                      infatti ,  non fu la resurrezione privata di un Dio qualunque , come tale autoconsiderantesi varie cose , tra cui pure un uomo oltre che un Dio ; ma fu la resurrezione publica dell' Uomo-Dio , secondo la dimensione profetica della Sacra Scrittura , e secondo la testimonianza publica non solo del Popolo ebraico convenuto a Gerusalemme per la Pasqua del quattordici di Nisan (Marzo-Aprile) , ma anche secondo la testimonianza publica del popolo romano e di varia umanità, pure quest' ultima sopraggiunta a Gerusalemme , da Roma e dalla diaspora ebraica :

                     e ciò , a riguardo degli Ebrei , è facile da verificare allorché si riflette che la condanna del  Cristo fu opera degli Ebrei , anche se a condannare  non fu tanto il Popolo ebraico , quanto la sua rappresentanza istituzionale più alta , il clero , cioè il Sinedrio (Mc 14,64) , perché temeva di essere scalzato da Gesù nell'esercizio del potere futuro : infatti se Cristo fosse stato lasciato libero di trionfare con la sua predicazione e i suoi miracoli , lo stesso Cristo (secondo i capi corrotti del Sinedrio) avrebbe finito  per comandare al posto del medesimo Sinedrio , guadagnandosi il popolo . L’operazione omicida-deicida del Sinedrio , fu pertanto una forma di testimonianza al negativo : anziché accogliere il Messia , si decise di negarlo;  ma la storia ha registrato lo stesso il fatto, e se ne serve ugualmente , oltre la volontà dei negatori del momento .

                    Venendo ai Romani , decisa dunque all' unanimità o quasi , la condanna a morte del Messia da parte del Sinedrio e suoi fautori , per salvare l’apparenza della legalità e magari la pelle , occorreva che ad eseguire tale condanna in Israele , fosse il potere politico ufficiale e supremo del tempo, cioè Pilato (Pontius Pilatus) , quale  Procuratore della Giudea (in carica dal 26 al 36 ca d. Cr.), in rappresentanza dell ' Impero Romano. E così avvenne (Mt 27,24) , sempre per richiesta e istigazione del clero ebraico, all'epoca , ridotto secondo gli avvenimenti noti , a un manipolo di assassini . Ma i Romani che ordinarono, assistettero ed eseguirono la condanna, loro malgrado , divennero testimoni della Passione Morte e Resurrezione , insieme agli Ebrei .

                   Però , Ebrei di Palestina e Romani , non erano  i soli abitanti convenuti in Gerusalemme in occasione della Pasqua ebraica del quattordici di Nisan e giorni o settimane successivi ; vi erano anche numerosi sopraggiunti dalla Diaspora vai a3) , col medesimo intento dei devoti residenti o indigeni , di compiere i sacrifici e il culto pasquale che ricorda la liberazione di Israele dalla schiavitù in Egitto . E questi stranieri di culto ebraico , è ovvio , che veduta la Passione e Resurrezione di Gesù ,  una volta tornati nei loro paesi d'origine , da testimoni passivi in Gerusalemme, si trasformarono in testimoni attivi ovunque fossero , cioè non più spettatori  ma narratori per esperienza diretta , degli avvenimenti pasquali visti in Gerusalemme .  

                  Così la vicenda della  passione , morte e resurrezione del Signore , si svolse non privatamente e di nascosto , ma sotto gli occhi privati e publici o istituzionali, di un campione di varia umanità (come minimo : ebrea , romana e diasporica) , che si può dire , prefigura già le folle  future d’ individui e popoli da ogni parte del globo , i quali , divenuti cristiani  viventi la Pasqua  in virtù  della fede , tuttavia ne sperimenteranno e verificheranno  storicamente , l'efficacia e la verità rivoluzionaria e  salvifica , che non solo resiste ai secoli e millenni , ma (e non potrebbe essere altrimenti) li qualifica e li dirige .

                 E tra questi popoli del futuro , potenziali beneficiari del mistero pasquale , vi è il mondo intero : 

                 uno ad uno o a gruppi , secondo i casi , le epoche, le vie personali degli individui come dei popoli , come  secondo la geografia dei popoli medesimi , la più grande richiesta consapevole o inconsapevole del mondo attuale e futuro , è nonostante tutto e in ultimo , beneficiare dell' Amore e della Grazia frutto del mistero pasquale :

                        per questo già dapprima , come già da  ora e come in futuro , i poveri aspirano a diventare autosufficienti o ricchi ; le zone di guerra , desiderano la pace ; gli ignoranti bramano la conoscenza ; gli schiavi la libertà ; i sopraffatti dalla tirannia , la democrazia ; i malati la salute.... , chi non ha nazione , la patria .... , chi non ha un tetto , la casa , chi ha fame , del cibo ...chi è senza lavoro , l'occupazione ; chi è del mondo terzo , vuol diventare del primo ... , chi scopre dover morire , desidererebbe vivere per sempre ,  e via dicendo : 

               tutti questi individui e popoli (in pratica l’ umanità tutta) , nella parte essenziale della condizione che li caratterizza , null’altro sono che un grande desiderio di riscatto , col quale non solo aspirano a migliorarsi umanamente come sopradetto , ma in ultimo aspirano sovraumanamente anche senza saperlo , a beneficiare pure loro , del presupposto fondamentale e imperituro del progresso e della civiltà universale , vale a dire:

               la partecipazione al possesso creativo e personale del mistero pasquale .

               E qui , il discorso si fa particolarmente comprensibile dagli italiani e dalla cristianità tutta , essendo che soltanto questa nel mondo , nonostante le defezioni anche frequenti , e nonostante le odierne involuzioni morali e mortifere dei paesi ricchi ,  in virtù della maggiore esperienza storica , dimostra ancora oggi la sua Pasqua vai a4) , cioè dimostra che i suoi primati in ogni campo della vita , della scienza e dell'arte , senza negare ma perfino confermando e salvaguardando i meriti delle altre culture e religioni (avendo inventato prima di chiunque la pienezza della fratellanza universale e poi sulla scia di questa base, da qualche secolo , la tolleranza , il pluralismo , lo Stato di diritto...ecc.) sono un dono pasquale che ha prodotto nel corso dei secoli , una sorta di monopolio del vero  del bello e del buono ; la vocazione del quale monopolio   però , non è privatistica ed esclusiva secondo l'egoismo e le ideologie varie , ma è naturalmente anzi fraternamente missionaria , rivolta (e perciò offerta ma non imposta) al mondo intero .

               In questo senso i tentativi vari , ideologici o per avidità di beni e potere , di escludere alcuni individui e popoli , dalla condivisione del vero del bello e del buono supremi , cioè confermati e sublimati dall'assunzione per fede dell' Ego Sum Via et Veritas et Vita (: Io sono la Via , la Verità e la  Vita : Gv 14,6) ,  sono dopotutto incidenti di percorso, che sotto tutti gli aspetti rallentano per un periodo più o meno lungo a discrezione della Provvidenza , il cammino dell' umanità verso la Gerusalemme Celeste , cioè verso il possesso pieno dei benefici del mistero pasquale ; e in quanto incidenti, nonostante le apparenze di forze  talvolta umanamente insormontabili (come ad esempio la vicenda nazista o l'ateismo di Stato Comunista o l'ateismo capitalista o delle odierne creature del mercato non in veste di sola necessità publica e privata guidata dal Decalogo , ma in veste d ' idolo al di sopra di Dio e perciò della solidarietà cristiana...) , in realtà hanno già scritta la sconfitta e la morte , nella loro stessa natura , nella misura in cui costituiscono o costituiranno sempre più , una consapevole e maliziosa inaccoglienza della Pasqua , che in altre parole è inaccoglienza dello Spirito Santo e perciò :  peccato evidente contro lo stesso Spirito Santo , inviato dal Risorto (Gv 16,7).

 

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NOTE

 

1 Giovanni Paolo II , Le mie preghiere , a cura di Santino Spartà , Roma , Newton 1995 ,  ("Grandi tascabili Newton" , serie speciale rilegata , n.21) pag. 172 : si riferisce aver preso la preghiera suddetta , da: Osservatore Romano , 12-6-1987 .

2 Crf. , Nota 4 , sotto . 

3 La diaspora ebraica ha origini precristiane : di fatto comincia con le deportazioni assire dal 722 a. C. , e si ripete  con la dispersione degli Ebrei durante la deportazione babilonese del 596 . Ma le deportazioni non ne furono l' unica cagione , talvolta vi furono motivi commerciali , come si deduce da 1 Re 20 , 34. Certamente , la Diaspora  ebbe consacrazione duratura fino ai nostri giorni , con la distruzione del tempio di Gerusalemme del 70 d. C. e poi con la distruzione di Gerusalemme , da parte dell' Imperatore romano Adriano , nel 135 d. C. ,  allorché s' impose pure il divieto agli Ebrei , di risiedere in Palestina  . Ma la fenomenologia precristiana della diaspora , fa capire anche da sola , come fu possibile che in occasione della Passione e Resurrezione di   Gesù , molti Ebrei da vari luoghi del mondo antico , si trovassero in pellegrinaggio pasquale a Gerusalemme , per i sacrifici e i riti prescritti .                                                                        

Però se qualcuno ne dubitasse , vi sono passi precisi della Scrittura : ad es. in Atti degli Apostoli 2,5 , è detto : Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei devoti di tutte le nazioni del mondoe altrove , talvolta se ne specifica pure la provenienza ; ad es. in  6, 9 , si dice : Si levarono alcuni della Sinagoga detta dei Liberti , dei Cirenei , degli Alessandrini, di quelli di Cilicia e d' Asia e si misero a disputare con Stefano ;  e in 11, 20 : Alcuni di loro (dispersi al tempo della persecuzione di Stefano)  , originari di Cipro e di Cirene , giunti ad Antiochia , predicarono anche ai Greci , annunziando loro la Buona novella del Signore Gesù ...   .                                          

D' altronde , il Risorto non apparì solo per 40 giorni ( Atti 1,3) ad apostoli , discepoli , alla Maddalena , a sua Madre ed intimi amici , ma in questa quarantena della Resurrezione o della  Pre-Ascensione , si mostrò pure publicamente , si che una di queste publiche apparizioni , vien cosi riferita in Atti 15, 6 : In seguito apparve a più di 500 fratelli in una volta : la maggior parte di essi vive ancora , mentre alcuni sono morti . Ora è ovvio che tutte queste 500 persone , non erano solo discepoli , ma eran variegate , cioè includevano pellegrini diasporici , Giudei residenti , e  proseliti già discepoli. Si calcola che gli Ebrei in Diaspora , al tempo della Pasqua di Cristo , ammontassero a oltre 4. 000 . 000 di persone  ( crf. : Dizionario enciclopedico della Bibbia e del mondo biblico , Milano , Massimo , 1986 ; sotto  voce : Diaspora) ; in pratica , se queste stime son reali , vi era un' altro Israele fuori dalla Palestina , sparso ovunque nel mondo di allora . 

4 Questo concetto , per cui nella storia dei popoli cristiani è visibile storicamente l'effetto o il volto del Mistero Pasquale , è espresso con riferimento speciale     all' Italia , nella Lettera Pasquale 1998 :  O Patria Mia

 

3 . CURIOSITA' :

a) Corrispondenze della Pasqua del 27-3-05, in altri sei Calendari :

 

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QUESTA NOSTRA PASQUA DEL 27 MARZO 2005 , SECONDO IL CALENDARIO GREGORIANO , CORRISPONDE NEGLI ALTRI CALENDARI , A : 

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Per gli EBREI  :   al giorno 16 , del mese di Adar II° (Febbraio-Marzo) , dell' anno 5765 .
Per i MUSULMANI :  al giorno 16 , del mese di Safar , dell' anno 1426 . 
Per il Calendario Giuliano :  al giorno 14 marzo 2005 .

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Per il Calendario Copto :   al giorno 18 , del mese Baramhat , dell' anno 1721  .
Dalla fondazione di Roma :   anno 2005 =  anno 2758 ab urbe condita (dalla fondazione dell' Urbe) .
Dalla creazione del mondo o Era bizantina :   anno 2005 =  anno 7513 , dalla creazione del mondo . 

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b) "Buona Pasqua" ,  in nove  lingue :

 

1. KALO PASKA (greco)

2. FOUAI HWO GIE QUAI LE (cinese)

3. EID-FOSS’H MUBARAK (arabo)

4. SRETUN USKRS (croato)

5. VESELE VANOCE (ceco)

6. FROHE OSTERN (tedesco)

7. JOYEUSE PAQUES (francese)

8. HAPPY EASTER (inglese)

9. SREKEN VELIGDEN (macedone)

 

4 . Tradizioni popolari :

 

a) L'accensione del fuoco sacro e lo "scoppio del carro" a Firenze  .

                        La storia racconta che durante la prima crociata, nel 1096 Pazzo dè Pazzi, cavaliere fiorentino al seguito di Goffredo di Buglione piantò per primo il vessillo della Croce sugli spalti di Gerusalemme. In ricompensa gli vennero donati alcuni frammenti di pietra del Santo Sepolcro. Tornato a Firenze quei frammenti vennero usati per accendere il fuoco sacro del Sabato Santo. La famiglia Pazzi decise di rendere la cerimonia più suggestiva costruendo un carro che, riccamente addobbato, portava il fuoco sacro per le vie della città.
                        Oggi questa tradizione continua la domenica di Pasqua con un grande carro che, trainato da buoi bianchi inghirlandati e scortato da armati, musici e sbandieratori, procede per le vie della città fino ad arrivare sul sagrato del Duomo.
                        Per chi volesse ammirare il carro durante il suo percorso può seguirlo da Borgognissanti, via Della Vigna Nuova, via Strozzi, piazza della Repubblica, via Roma, piazza San Giovanni, fino a piazza del Duomo.

                         Così Aldo Palazzeschi racconta: "Il rito rappresenta la benedizione del fuoco. L’Arcivescovo si reca la mattina nella più antica chiesa della città, quella dei SS. Apostoli dove si conserva il fuoco benedetto, ivi lo prende per portarlo all’altar maggiore del Duomo, da dove la colombina in forma di piccione, la colombina famosa, si parte lungo un filo per andare ad accendere il carro sulla piazza davanti alla porta centrale; e sempre schizzando fuoco dalla coda ritorna all’altar maggiore.
                         Il vecchio carro... tirato da tre paia di buoi infioccati e adornati di specchi per la solennità, tra una gazzarra urlante di monelli, lentamente e traballando se ne viene fin sulla piazza fra il Battistero e la Cattedrale. Per il suo incedere lento e dinoccolato il popolo lo chiama "brindellone". A mezzogiorno, quando la Messa è al "Gloria in excelsis Deo", un pompiere salta su una scaletta simile a un gatto, e senza dare il tempo di accorgersene appicca il fuoco alla colombina che per due volte striscia infuocata lungo tutta la chiesa sopra la folla rumoreggiante. Dalla riuscita più o meno perfetta del suo volo si traggono i pronostici di fortuna o di disgrazia per l’anno corrente".

 

b) La "Semana Santa" ad Alghero .

                          Alghero, ridente cittadina sulla costa occidentale della Sardegna, celebra la Pasqua con grande fervore e col coinvolgimento dell'intera popolazione. Per un'antica tradizione (che risale al 1501, quando nella città si insediò una colonia di aragonesi), le celebrazioni religiose della Pasqua vantano origini spagnole. Una statua lignea del Cristo viene esposta alla devozione dei fedeli. Le donne vestite a lutto vi si affollano attorno in gesti di devozione, per chiedergli una grazia, esprimere un voto.
                          La cosiddetta "Semana Santa" si apre il martedì "Dimarts Sant" con la processione dei Misteri Dolorosi, prosegue il giovedì "Dijous Sant" con la celebrazione della Via Crucis. Venerdì 29, "Divendres Sant", si assiste al rito della schiodatura del Cristo dalla croce, il "desclavamant", e la sua deposizione nella culla. Dalla chiesa della Misericordia parte la processione che accompagna il Cristo al lume delle "farols", piccole candele ricoperte da cartoncini rossi. I fedeli avanzano con un antico passo di danza che mima l'atto del cullare il Cristo, mentre le Confraternite sfilano indossando cappucci a punta. Il sabato, "Dissabte Sant" è il giorno della veglia e dell'attesa della domenica di Pasqua, quando il Cristo risorto incontrerà la Madonna tra voli di colombe e fuochi d'artificio.


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Valore della religiosità popolare   

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