RICORDO E TESTIMONIANZA DI PAOLO RUVIDI (1948-2010)

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Paolo Ruvidi suona il Piano, Chiesa Parrocchiale di Rassina, Domenica 14 settembre 2008

 

               Tutti  ricordano  Paolo Ruvidi assalito da vari inconvenienti, come la cecità, il fumare eccessivo, il soffrire notevole la propria condizione, la povertà di affetti e compagnia … .

                Sento perciò il bisogno di correggere un poco questa visione, per testimoniare  qualcosa di più completo  o esatto.

                Nessuno nega gli inconvenienti e il loro peso  effettivo che tentavano tirar costantemente verso il basso dello sconforto e della indignazione.

                Tuttavia quando Paolo era in compagnia degli amici, dei credenti, dei cattolici come lui, usciva facilmente da qualsiasi bassitudine e poteva agevolmente adagiarsi nella preghiera, nel canto, nella buona musica; anzi proprio lui poteva allora  suonare e cantare, comporre talvolta ; proprio lui più di altri, molto volentieri lodava Dio , manifestava la propria fede con naturalezza o magistrale sincerità, partecipava con devozione mirabile alla comunione; e dopo una giornata del MAC, quando lo riaccompagnavo a casa, poteva dire molte volte : Quando sono con voi, mi sento rinascere .  E chi erano i voi di cui parlava ? Certamente i fratelli e le sorelle del MAC; ma non è del tutto esatto :  in quel  voi  così franco e diretto, secondo me, non c’erano solo gli uomini, i fratelli, ma c’èra anche Dio; quel Dio che si manifesta nella fratellanza, nelle buone opere, e che ha detto che la Fede senza le opere è morta, e ha pure precisato che aiutare qualcuno  che ha bisogno, è aiutare lui stesso .

                Ecco dunque il perché ultimo di quella allegria e soddisfazione di Paolo, lungo la via del ritorno pomeridiano verso la sua casa aretina di via Trento Trieste: non solo la compagnia, la preghiera, il buon vino e le buone pastasciutte (aspetti da buongustaio); ma in ultimo la stessa presenza di Dio, così come si manifesta ad opera della buona volontà e della Grazia che vive nei credenti, nei fratelli della stessa fede. Infatti sarà certamente vero che questi fratelli sono imperfetti e spesso non sono santi; ma è anche vero che sono tutti toccati dalla presenza  soprannaturale dei sacramenti attivi in virtù della Fede e dei meriti del Signore Gesù Cristo.

                Faccio dunque questa precisazione per dire in ultimo che anche da questa esperienza di  Paolo, si conferma o smentisce in pieno la seguente bugia che il mondo moderno vorrebbe propinare :

                il mondo moderno, quando non nega Dio, vorrebbe far credere talvolta, che una Fede vale l’altra; infatti ad esempio,  per la saggezza e edificazione immediata degli Italiani, disse un giorno il gran padre o presidente Pertini (campione di ateismo e coriaceo partigiano) in televisione: Una fede ci vuole; l’essenziale è non stare senza una Fede, almeno una ci vuole ; onde è come dire che basta aver fede, perché una Fede vale l’altra.

                Ma niente è più sbagliato : in realtà la Fede perfetta è quella cattolica; e fa profonda differenza essere o non essere cattolici; infatti il cattolicesimo insegna  in opposizione all’ateismo che l’uomo riceve la capacità di voler bene al prossimo, non tanto e non solo  per forza propria, ma per grazia di Dio, in virtù della compagnia di Dio : per questo, prosegue la lezione cattolica, è sbagliato voler bene a Dio e non vedere il bisogno del prossimo; per questo, insiste la stessa lezione, è sbagliato voler bene al prossimo e non farlo nel nome di Dio, Creatore del prossimo stesso e di tutte le cose;  insegna  inoltre il cattolicesimo  in opposizione ai protestanti  e altri, che la fede senza le opere è morta; insegna con mirabile lucidità che Dio è più nella evidenza del bisogno che nella sufficienza  e autonomia di sé; insegna in opposizione a tutte le religioni panteiste, che Dio pur essendo ovunque, e perciò anche nella Natura che è in suo potere, tuttavia è persona e sostanza  distinta  dalla natura e da ogni altra sua creatura, anzi egli è il Creatore dal nulla, della stessa Natura e di tutte le cose visibili e invisibili; egli è Colui che è, infinito in ogni attributo, sufficiente in ogni necessità;  incarnato fino ad aver preso la Natura umana, non per questo ha rinunciato alla sua Natura divina e Eterna, come dimostra la sua resurrezione dalla morte; insegna in opposizione a tutte le altre religioni, islam compreso, che Dio è Uno e insieme Trino; e pur essendo uno e trino  negli animi dei suoi figli adottivi, nei credenti del popolo eletto (i cattolici), vi predomina l’ispirazione e la presenza dello Spirito Santo; ispirazione e presenza predominante, che tuttavia non annulla la contemporanea presenza del Padre e del Figlio, perché il nostro Dio, è indivisibile…  .

                Ecco dunque quale conferma ho trovato in quel voi che molte volte mi diceva Paolo Ruvidi quando lo riaccompagnavo a casa, dopo la tradizionale giornata mensile del MAC  : egli confermava la bontà della compagnia dei fratelli credenti, ma anche la sostanziale bontà ed efficacia della presenza misteriosa del Dio uno e Trino, così come predicato dalla Chiesa .

 

  

FINE

 

 

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