DIARIO CONDOMINIALE (CARTOLINE DAL MAROCCO E DALLA ALBANIA 2002-03)

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Diario condominiale (Cartoline dalla Calabria e dalla Sicilia)

 

INTRODUZIONE

                        Queste cartoline dimostrano come in ogni immigrato , straniero o italiano , ci sia tra le varie cose , analogamente all' ospite o al turista di riguardo , il nobile desiderio di far conoscere ciò che di bello esiste nella sua terra .

                Ora è noto che a causa della fatica a trovar lavoro ( più ancora che della naturale fatica del lavoro ) nonché della eventuale scarsa considerazione e quant' altro di non proprio amichevole e accogliente l' immigrato possa incontrare sulla Penisola , questo aspetto nobilitante che desidera far conoscere la bellezza della propria terra , non è abbastanza promosso e valorizzato . 

                Occorre invece valorizzarlo oltre le necessità o i gusti turistici , perché al di sotto della bellezza e intimità popolare o nazionale (purificata dagli eccessi ideologici, presenti in tutti i popoli), alberga la identità più vera e viva di un dato popolo ; e il mondo intero (perciò non solo la Italia) abbisogna di questa identità; il consorzio umano è variopinto di colori , razze , indoli , virtù , difetti ... , insomma differenze; ma tutte queste differenze o identità , se sono sinceramente riconosciute e non manipolate dall' ideologia o dagli errori , invero sono utili anche agli altri popoli e non solo ai detentori . E ciò è tanto vero , che la storia tutta del progresso umano , in fondo si riduce a questo : all' aver fatto sempre più e sempre meglio , del mondo intero o dell' insieme di popoli disparati sul pianeta , un villaggio globale che dovrà trasformarsi in futuro , in un Condominio globale , dove tutte le autentiche differenze, trovano non solo spazio e rispetto , ma anche creativa collaborazione.

                In questo senso , permettere agli stranieri di presentare le loro bellezze o progressi o vanti nazionali , significa , a mio avviso , valorizzare , come ho detto , la loro nobile aspirazione a farsi conoscere come cultura o civiltà , ma ancor più , significa aggiungere un aspetto importante alla costruzione del villaggio globale . E ciò è perfettamente in linea con tutta la tradizione cristiana d' Italia .

 

IMMAGINI

 

 

A sinistra : 2003 : Le Cascate d' Ouzoud (Marocco) : il fiume precipita da 100 m     d' altezza .

2003 . La città portuale di Agadir (Marocco), sede della provincia omonima , si affaccia sull'Atlantico e vi ha un mercato di pesci e prodotti agricoli , oltre al turismo . Nella circostanza ,con il «Couscous più grande del mondo» ,  si è voluto superare ogni primato nel mondo arabo , per il quale il couscous , è importante (se ben capisco) come per gli Italiani gli spaghetti : è insomma il piatto fondamentale , a base di amido e condito di carni e verdure .

2003. Al mercato di Marrakech (Marocco), come si vede sopra, non ci sono solo datteri e pelli , ma anche mirabili prodotti artigianali .

Sopra: 2003 : Statua di Giorgio Castriota o Skenderbeu  1a Tirana (Capitale della Albania) : «Monumenti I Heroit Kombetar GJ.K. Skenderbeu - Tirane : «Monumento all' eroe nazionale ..Scanderbeo, a Tirana».

A sinistra : Museo (Muzeu) GJ.K Skenderbeu 1) a Krujë (Albania) .

A destra : Castello (Kalaja) di GJ.K Skenderbeu 1a Krujë (Cróia o Kruja , che significa : Sorgente) 2) , (Albania) .

2002 . Il mio nuovo Ristorante a Cróia (Albania) : manca ancora del secondo piano , ma è già funzionale il primo . Così ho investito parte dei risparmi guadagnati in Italia . Durante il giorno faccio  l'operaio agricolo , alla sera , il pizzaiolo in un ristorante aretino . Frattanto mio fratello e familiari , gestiscono il ristorante. 

1 : Scanderberg o Skanderberg , Giorgio Castriota detto  (1403-68) . Eroe nazionale albanese. Vissuto in giovinezza alla corte del sultano e fattosi musulmano con  il soprannome di Iskander - Beg   - : Principe Alessandro - ,  dopo la morte del padre , tornato al cristianesimo , dal 1443-61 e di nuovo dal 1446-68 , comandò la lotta dell' Albania contro i sultani Murad II° e Maometto II° , ottenendo il riconoscimento delle proprie conquiste . Nel 1459 fu in Italia per portare aiuto a Ferdinando di Napoli contro Giovanni d' Angiò .

2 : Krujë , città a 608 m s. l. m.,  a circa 50 Km da Tirana : è considerata una delle  più pittoresche dell' Albania, situata com'è sulle pendici  del Mali Krus (m. 1176) , con panorama sulla conca di Tirana, la valle dell' Ishmi , fino  al mare e i monti , che al tramonto assumono una bella colorazione violacea . Questa città ha molto probabilmente origini antiche : ma la storia è nota solo dalla metà del sec. XIV° , allorché era il centro del Feudo della famiglia Topia , che riconosceva la sovranità di Venezia. A quella successe il dominio di Jon Castriota , al quale nacque ivi , il figlio Giorgio , detto poi Skanderberg . La dominazione turca , comincia con la presa di Krujë nel 1410 ; ma dal 1443 al 1468 Skanderbeo vi regnò vittorioso . Nel 1468 , morto Skanderbeo , la città restò per altri 10 anni ai veneziani ; finché nel 1478 se ne impadronì Maometto II° dopo un assedio di 13 mesi, e Croia che significa Sorgente , fu chiamata Akce Hìssar . Comincia quindi il dominio della famiglia Toptani , il cui  esponente Ahmed Pascià  , ai primi del XIX° secolo , si rese noto per la sua crudeltà , si che veniva chiamato Il Tigre . Poi seguirà la vicenda comunista di Croia come di tutta la Albania . Croia prima del comunismo, fu in generale, la città più mussulmana dell' Albania , perché  vi predicarono molti santoni islamici, ivi morti con le loro tombe venerate  . Fu tuttavia sede vescovile dal 1246 al 1694 .

 

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