BRUNO BENCI

VAI IN FONDO

Lettere Commemorative

Precedente

HOME

Successiva

VAI IN FONDO

Bruno Benci, presidente dell' Ordine degli architetti di Arezzo, 5-3-53 / 1-3-09

 

INTRODUZIONE

                Carissimi familiari, carissimi architetti di Arezzo , esprimo la più solidale e umana amarezza, le più partecipate condoglianze, venendo solo ora, a sapere della morte improvvisa  e prematura di Bruno Benci, le cui esequie sono state celebrate a mia insaputa, il 3 marzo.  Possa Dio concedere a Bruno ogni consolazione e benedizione; possa il Medesimo concederla ai congiunti e a tutti quanti,  colleghi e amici, credenti e non credenti, che siano.

 

I. MESSA PER BRUNO

                                   Alle ore 17 del giorno 25 marzo 2009, sarà celebrata una messa in memoria di Bruno Benci, presso la Chiesa del Convento di santa Maria delle Grazie, in Arezzo.

Questa messa è stata da me già pagata e non mi si deve niente, perché costituisce l'omaggio e auspicio gratuito, la mia risposta alla dipartita terrena di un amico.

Informate la famiglia e ogni sodales o conoscente che gradisca partecipare.

 

II. MEMORIA, PER DIRE CHE  ERA UN BRAV’UOMO ANCHE SE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

                 Un comunista rifondato, cioè uno del Partito di Rifondazione Comunista, può essere anche un uomo buono ?

                            Il comunismo è a mio parere, una ideologia che analogamente e più delle altre, distrugge l’uomo, con la scusa di promuoverlo. Chi lo assume, a mio avviso è difficile che conservi qualcosa di buono, specie nei tempi  lunghi :  guardate infatti quello che ha prodotto all’est: non solo depauperazione economica, ma specialmente morale e umana; l’uomo dell’est è da ricostruire, più ancora di quello dell’ovest, a causa della scristianizzazione.

                            Si è potuto togliere l’ateismo di Stato; ma non si è potuto tuttoggi, togliere la degenerazione morale e l’indebolimento umano, provocato da tale ateismo. Insomma si è tolta la causa del male, l’impero politico dell’ateismo o comunismo, ma non la malattia prodotta dal medesimo male; questa malattia,  gli sopravvive e aspira a creare cattive conseguenze nella cultura.

                            Infatti all’est più che all’ovest, prevale la morale della convenienza; è distrutto in vari paesi, il senso della fratellanza e di ogni conseguenza buona, discendente da essa; dunque hanno vita facile il nazionalismo e il campanilismo.  

                            All’est è soprattutto l’idea di Dio, da ricostruire, a causa del comunismo che vi ha predicato e assunto l’ateismo di Stato. Questa idea è vero, è da ricostruire anche nell’ovest europeo a causa della distruzione provocata dalle antichiese, cioè dalle fabbriche e dalle industrie ideologiche neganti Dio e la Fede; tuttavia mentre all’ovest si è goduto di maggiore libertà di opinione e movimento, onde persino i cosidetti atei son più democratici dei colleghi orientali, all’est, c’èra solo una opinione e un movimento, cioè quello del Partito e dell’ateismo di Stato. Onde anche i neoriformati ex comunisti odierni dell'est, anche quando dicono di essere laici o atei, nonostante godano della libertà riconquistata, in fondo son meno democratici e rispettosi verso gli altri popoli, di quanto invece lo siano i colleghi occidentali.

                            Ora che c’entra tutto questo con la scomparsa del Benci ?

                 C’éntra nel senso che in quanto comunista, Bruno era tagliato fuori.

                 Ma io che comunista non sono, e che ciononostante l’ho avvicinato e ci ho parlato e mi sono servito della sua professionalità, posso testimoniare quanto segue :

                 che era sostanzialmente un brav’uomo. Se poteva fare qualcosa di buono in favore di qualcuno senza che ciò andasse a discapito di altri, lo faceva.

                 In conclusione l’ideologia non riuscì mai a distruggere la forza del buon senso, della ragione e della scienza. E sottolineo,  anche della scienza, perché Bruno era pure un professionista, fortemente segnato dal senso dell’ordine e dello spazio certamente tolti dall’architettura studiata e intrapresa per tanti anni;  ma a me sembra, tolti anche dall’indole e dalla natura del carattere e della persona, di impronta fortemente positiva; tanto positiva da non potere essere contenuta e soffocata nemmeno dalla ideologia neocomunista, purtroppo assunta abbondantemente, a quanto si dice.

                 Riposa in pace, Bruno,

 

 

Orlando Metozzi

 

FINE

 

TORNA SU

Lettere Commemorative

Precedente

HOME

Successiva

 

TORNA SU