VISITA AL PRESEPE

 

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Natale 2004.    

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                         E’ quasi mezzanotte .

                         Davanti al presepe ai piedi dell’ albero natalizio , vanno in pellegrinaggio i buoni sentimenti , insieme al vissuto e a quel che resta da vivere:

                         va dunque , con le pecorelle , le paesane , le pastorelle , gli artigiani , i banchieri , i contadini , i Re Magi potenti … ,

                         va il cuore con l’ invito dolcissimo di Dio , a diventar sempre più buoni ;

                         va il malato in carrozzina , il vecchio arrancante e gnagnaronno , va il grande popolo del benessere e più ancora quello del dolore , a vedere , in questa notte serena ma gelida sotto la luna d’ inverno, il Dio fattosi Bambino , PER AMORE ;

                         va pure qualche sapiente e filosofo che s’ indecisa talvolta sospettoso di ragionamenti lunghi e scrupoli fitti , nonostante la novità della notte;

                         va il sacerdote col sacrestano , e li precede finanche la bisbetica , con un agnellino sulla mano ;

                         c’è poi Menco che fa il calzolaio ; Clemente il becchino , e Gino il legnaiolo …; ma viene anche Rovaldo  l’avvocato e Marcantonio il medico condotto ;       

                         vanno con brutto ceffo o con cravatta, finanche  alcuni  ladroni , e s’accodano ai pastori ,  perdendosi variamente tra le massaie o camminando in gruppo e in silenzio, senza saper bene per dove ; perciò , seguono in ultimo la maggioranza del villaggio , e scrutano pronti all’azione; ma forse angeli invisibili , stanotte li tengono lontani dal male ; essi, non sanno perché il mondo va in quella direzione , ma pure loro , comunque sentono viva la novità nottetempo, e un cuore migliore giunge a toccarli :  pertanto, più da pellegrini che da ladroni , decidono di seguire quel rintocco singolare e interiore,  fino a farsi muovere da esso , analogamente al mondo d’intorno.

                         Ci son persino delle prostitute : stranamente avvolte in   scialle , han perso la baldanza , e sembran infine donne in pellegrinaggio; esse camminano  verso la verità e la libertà suprema , sebbene  non lo sappiano con chiarezza ma forse lo  sentono ; sentono di camminare verso la libertà dello spirito che in questa notte santa , distinguono meglio del solito, esser cosa opposta alla schiavitù della carne .

                         E seguono poi , in cammino , un gran numero di viandanti ; tutti diversi l' uno dall’altro , anche se qualcosa che li accomuna , risalta stasera come mai in passato:

                          per esempio , posto che come sempre , i poveri son più numerosi dei ricchi, stanotte tutti sono uguali, perché cittadini del pianeta terra come mai ;  e specialmente non ci sono che in apparenza le solite distinzioni che contano (come di censo, nazione o classe), perché qualcosa di superiore e di nuovo che è la sostanza della vita (e pertanto, non è più l'apparenza) ,  è intervenuto a riempire l' umanità , la quale ora , se è di buona volontà , è mossa da un  desiderio speciale :

                         vedere da vicin vicino quella luce ; proprio quella che proviene dalla grotta sulla montagna : essa non è umana ; eppure attira gli uomini più che una calamita ; li muove per curiosità e istinto , ma specialmente per il dolce invito al bene e per un grande calore che mette in petto ; e la notte e la campagna e la natura tutta , quasi inspiegabilmente, sotto l'influsso benefico di quel lume, si trasfigura ; somiglia forse a un mondo nuovo , che si disse un tempo dover venire e che ora, invero , sembra già venuto; ed il segno è forse questa luce ; e la chiave del mistero è forse questa luce , che fa vedere tutte le cose e tutti gli uomini da una prospettiva diversa; questa luce che richiama topazi , rubini , ametiste , smeraldi, zaffiri …., tutti disegnati per bontà straordinaria , sul fianco nudo di una montagna , ai cui piedi c’è umilissima , una grotta ; anzi l’unico albergo-grotta ,  popolato soltanto da un asinello e da un bue , e da un Neonato di due sposi , tanto santi quanto sconosciuti : Giuseppe e Maria .  

  Fine .

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