PER VALDARNO

(Giosuè Carducci, Levia Gravia, in : Tutte le Poesie, Roma, Newton 1998, p.179)

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Santa Maria del Monte a 32 Km da Pisa : Collina sempre contesa dalle città toscane nel corso della storia, perché con la sua vista sulla pianura circostante, permetteva di avvistare i movimenti di eventuali nemici; nella circostanza il poeta ricorda il luogo al verso ottavo (Colle funesto ) perché vi morì suicida il fratello il 4 novembre 1857

Non vi riveggo mai toscani colli,

Colli toscani ove il mio canto nacque

Sotto i limpidi soli e tra le molli

Ombre de' lauri a' mormorii dell'acque.

 

Che dal lago del cor non mi rampolli

Il pianto. Ogni memoria altra si tacque

Da quando in te che più ridi e t'estolli,

Colle funesto, il fratel mio si giacque.

 

Oh che dolce sperar già ne sostenne!

Come da quella età che non rinverde

Volammo a l'avvenir con franche penne!

 

Tra ignavi studi il tempo or mi si perde

Nel dispetto e l'oblio ma lui ventenne

Copre la negra terra e l'erba verde.

 

Bibbiena (AR), Colline casentinesi e case sparse, attorno al Santuario di Santa Maria del Sasso : qui le colline e la conformazione paesaggistica della valle dell'Arno è più montuosa e selvaggia, rispetto a Santa Maria del Monte di cui parla il poeta nel sonetto e rispetto all'intero Valdarno superiore e inferiore . Sebbene siano naturali le differenze tra montagna e pianura attraversate dall'Arno, si può dire che il paesaggio che circonda il medesimo Arno, pur subendo variazioni ovunque, tuttavia ha due tipologie fondamentali : il tratto casentinese più montuoso e il tratto valdarnese collinare e a volte pianeggiante.

 

FINE

 

 

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