MEDICI SENZA FRONTIERE SPIRITUALI

(In che modo introducono il popolo all' Eutanasia)

 

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                Ormai la saggezza popolare (vale a dire quanto rimane nelle nostre società, secondo il buon senso) , è abituata a guardare  con certa indifferenza , parte dei propri  dirigenti o politici , che non hanno più la chiarezza di che cosa è bene e che cosa è male , che cosa è peccato e che cosa non lo è . Mentre parte del popolo può tuttoggi conservare una tale  chiarezza , grazie alla Chiesa Cattolica che vede anche profeticamente , cioè secondo il cuore e la mente di Dio, al contrario i dirigenti di alcuni popoli ricchi, hanno cominciato da tempo un lungo percorso di perdizione , del quale la immoralità nello esercizio del publico potere , la pretesa di delegare anche ai gay in coppia , la crescita della prole, la lagherizzazione della maternità , onde publicamente le madri possono essere boia dei propri figli mediante l'aborto ...ecc., non sono che indizi, tappe , di un percorso più ampio che denota di quali infermità mentali e etiche si connota l' uomo e il mondo , quando non si osserva più la legge di Dio . Tuttavia questi indizi e queste tappe , sono destinati ad avere uno sviluppo ampio e un epilogo ben più gravi della loro consistenza attuale.

                Dentro questo quadro di dequalificazione dell' umanesimo pretendente l'affrancarsi dal Decalogo divino e dall' esempio di Cristo , si muovono anche alcuni medici , i quali denotano scarsa frontiera spirituale in vari modi ; ma il più appariscente è a mio avviso il seguente :

                si dimostrano di certa capacità tecnica e relazionale quando i pazienti han da vivere ancora lungamente e dopotutto non son gravi, perché guariranno ; ma se qualcuno di questi pazienti , peggiora sempre più , finché è palese che ha poco da vivere , il medico senza frontiera spirituale, lo cura male , se ne frega se può , fugge i lamenti , delega volentieri ad altri ogni cura , e specialmente non sa distinguere al meglio il confine migliore tra necessità vere e accanimento terapeutico.

                Però questi stessi medici , mai come di fronte ai morenti e alla morte , dimostrano la loro insufficienza . Già ho rilevato come sembrano fregarsene dell' ammalato terminale; e quando muore essi scappano , non dicono una sola preghiera , alzano la fronte e sgusciano oltre l' uscio .  Anzi, se invitati al funerale ,  nemmeno vengono . Sembra che abbiano paura della morte e dei morti analogamente agli scansamorti . Ma in realtà temono la propria sconfitta , perché la morte  li vince , e sovrana, da un epilogo e una fine alla sofferenza . In conclusione , questa genia medica , ha reciso i legami con l'altra vita o il mistero che non si vede; essi vedono solo la fine pietosa del morto e tendono ad abbandonarlo , ritenendo inutile qualsiasi azione in suo favore .

                Ma questa ipotesi, nella sua linea di sviluppo, non è che una premessa che porta alla eutanasia : infatti inferire d'abbandonare per quanto possibile e visibile un malato terminale, tanto non c'è altro da fare , è molto analogo (anche se meno grave) a  chi eutasianamente vuol  regalare la morte con apparente benevolenza , tanto non c'è altro da fare , per la salute di quel dato paziente .

 

 

FINE

 

 

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