GLI ATEISTI DOVREBBERO RIFLETTERE CHE PERFINO IL DIAVOLO, CREDE E TEME DIO

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Allegoria dell'Ateismo

                Considerando la Fede cristiana e cattolica, colpisce un aspetto che può sembrare marginale; certamente passa inosservato a molti : si tratta del fatto che Satana, il capo dell’inferno, il principale agente spirituale del male,  non è ateo ma molto credente; odia Dio ma al contempo lo teme; sa di essere il più debole e che le sue azioni hanno dei limiti che non può oltrepassare perché Dio non lo permette; sa che se Dio vuole, potrebbe distruggerlo, ma non lo farà nemmeno alla fine del tempo, se non confinandolo nel suo inferno; sa che Dio trae del bene anche dal male, così come sa che molti ciononostante saranno conquistati dal male che egli cavalca,  perché la loro volontà è malsana, cioè vogliono vendersi al male stesso, all’inferno stesso ; e di fronte alla volontà o libero arbitrio, anche Dio si pone dei limiti, cioè li rispetta, e si rassegna alla perdita delle sue creature, le quali scelgono consapevolmente l’immagine e somiglianza di Satana anziché sua, sebbene lo stesso Dio avrebbe desiderato il contrario .

                Si pone dunque la seguente Domanda : che significa il fatto che anche il capo dell’Inferno, Satana, non è ateo ma credente ? Risposta : significa che così come non è possibile compiere al meglio e a lungo il bene senza Dio (senza la fede e le opere nel medesimo), allo stesso modo non è possibile compiere al meglio il male, senza la stessa Fede in Dio e le opere contro Dio. L’uomo satanico e Satana hanno fede in Dio; ma compiono opere maligne perché odiano l’immagine e la somiglianza di Dio negli uomini migliori come in tutti gli uomini. Se per ipotesi Satana e i suoi fans decidessero di non credere in Dio, depotenzierebbero la loro capacità di seduzione e traviamento verso il male e la perdizione.

                Insomma nel mondo degli spiriti e degli esperti, non c’è posto per la negazione di Dio quale sua non esistenza; al contrario c’è profonda consapevolezza della esistenza di Dio e del suo potere infinito; e da questa consapevolezza la cattiva volontà di questi esseri, trae le azioni maligne o negative. Essi negano Dio con le male azioni, con la loro ribellione, il loro odio contro il bene, il bello, il vero. Ma mantengono sempre la consapevolezza della esistenza, della grandezza, del timore, della padronanza assoluta di quel Dio unico, che essi odiano, combattono, e gli contendono le creature per il suo regno .

                L’ateismo è dunque un fenomeno limitato agli uomini. Infatti se gli spiriti ammettono Dio, le bestie, il creato, pur feriti dal peccato d’origine, affermano e testimoniano l’esistenza dello stesso Dio, a causa dell’ordine che contengono e dell’obbedienza a un disegno originario che perseguono, nonostante i comandi contrari come l’errore dello inquinamento o le stesse imperfezioni della natura .

                In conclusione l’ateisti come pensiero e filosofia di vita, sono condannati alla impotenza della mediocrità : essi non possono primeggiare nel bene, perché senza la compagnia di Dio l’uomo non persevera nel fare il bene, e finisce per gettare la spugna, prima o poi; non possono primeggiare nel male perché l’immagine e la somiglianza di Dio, il Decalogo che lo stesso Dio ha scritto nel cuore umano, sono una scrittura indelebile, che può agire anche indipendentemente dal pensiero negante Dio stesso; tuttavia la mancanza di fede, è un dato di fatto che finisce per ostacolare significativamente la vita quotidiana del bene. L’ateista perciò a mio avviso, vive alla mercè della mediocrità: egli pensa di essere più libero senza la compagnia di Dio; ma a lungo andare perde ogni libertà, perché da solo non riuscirà ad evitare l’errore; e il frutto dell’errore, mai lavato dal pentimento e ravvedimento del pensiero come della Grazia, finirà per asservirlo al male. Volendo evitare Dio per essere più libero, diventa frequentatore inconsapevole di Satana e suo schiavo perenne. In questo senso l'Ateismo è una negazione chiusa a Dio nel pensiero ma aperta a Satana nell'azione, perché pretende di combattere il male e i suoi agenti con le sole forze umane; la salvezza che è costata il patibolo al Figliolo di Dio, diventa acquistabile al più vicino supermercato.

 

FINE

 

 

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