CONSIDERAZIONI SU QUALE SIA LA FORMA MIGLIORE DELLA MARRA PER LA ZAPPATURA-SARCHIATURA PESANTE DI UN NEOVIGNETO

 

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                  Zappatori di Fichi d'India, in Sicilia

 

Zappa Lunga .

 

Zappa corta e larga

 

                L’odierno contesto dominato dalle macchine anche in agricoltura, tende a distogliere l’attenzione alle migliorie degli strumenti semplici e tradizionali del lavoro e del lavoro agricolo. Ma ciò non toglie che anche questi strumenti siano suscettibili di miglioramento, a seconda della necessità d’uso.

                La zappa o marra appartiene alla famiglia di questi strumenti tradizionali migliorabili.

                Pertanto intendo qui rispondere quale sia la forma più conveniente della zappa per sarchiare un neovigneto del 2009, sito nel Valdarno aretino, dove predominano le tipiche infestanti del luogo, col dominio assoluto della gramigna .

                Vista la giovinezza del vigneto, non si può usare il diserbo che danneggerebbe le viti e tantomeno lo scavallatore che non trovando fusti compiuti, tantomeno potrà usarsi…  .

                La zappa ordinaria e tradizionale è dunque insostituibile in un caso simile, e conserva pertanto, tutta la sua valenza.

                Devesi però usare una zappa longilinea o più corta e ampia ?

                Si risponde nel seguente modo :

                la longilinea ha il vantaggio essenziale di penetrare più e meglio il terreno, perciò è adatta alla maggiore profondità .

                Al contrario, la più corta e larga, ad ogni colpo taglia una maggior quantità di erba, sebbene penetri con maggior difficoltà la profondità del suolo.

                A questo punto bisogna considerare che se si vuole avere maggiore efficacia contro le infestanti e specie contro le colonie di gramigna, è necessario dare una certa profondità ai colpi, sebbene entro i seguenti limiti : non ci si può limitare a tagliare solo le parti aeree, bisogna per quanto possibile, mirare a togliere le radici, per rallentare il più possibile la facile ricrescita; tuttavia è frequente che la gramigna abbia radici o diffusori che si spingono al di sotto delle neopianticelle di vite; pertanto la zappatura dovrà fermarsi al di sopra delle stesse radici del vigneto, per evitare di mettere in discussione l’attecchimento prezioso, dove è già avvenuto o dove si pensa che stia per avvenire .

                In conclusione ci serve una zappa che sia larga e insieme abbastanza lunga : larga per asportare più rapidamente e facilmente la parte aerea delle infestanti; lunga per togliere le radici andando in profondità.

                Però questo tipo di zappa, non è facile da trovare in commercio : sarà quindi necessario farla fare di sana pianta a un fabbro artigiano, facendo attenzione che l’attrezzo non risulti comunque, troppo pesante.

                Ma in alternativa, si possono usare anche due zappe, distinguendo bene le fasi della sarchiatura pesante : 1. taglio o raschiatura della parte aerea infestante, mediante la zappa larga cioè misurante 15,30 di larghezza e  24,30 di lunghezza all’occhio (18,30 non considerando l’occhio) ; 2. zappatura degli apparati radicali, mediante la marra lunga, cioè misurante 11,30 di larghezza e 27,30 di lunghezza all’occhio (22 non considerando l’occhio) .

 

 

FINE

 

 

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