IL CATTTOLICESIMO E' LA DOTTRINA PIU' ANTICA E INSIEME PIU' NUOVA

(I PROTESTANTI SOPRAVVIVONO NELLA MISURA IN CUI CONSERVANO TRATTI DELLA DOTTRINA CATTOLICA DA CUI PROVENGONO)

[Da : Gilbert .Keith Chesterton, La Chiesa Cattolica (dove tutte le verità si danno appuntamento), Cap. IV° : Il Mondo alla Rovescia . Trad It di Federica Giardini., Torino, Lindau, 2010  (1° ed. inglese 1927 : The Catholic Church and Conversion) pp. 69-84]

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Gilbert Keith Chesterton

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Tipico Campanile a vela di una Chiesa di Campagna

 

                Il primo errore sulla Chiesa Cattolica consiste nell'idea che sia una Chiesa nel senso in cui i giornali non conformisti parlano delle chiese. Non intendo con questo esprimere disprezzo verso tali chiese, ne sarebbe un espressione di disprezzo dire che è più opportuno chiamarle sette. E ciò coincide con una verità molto più profonda e benevola di quanto non sembri a prima vista; ma innanzitutto è senz'altro una verità assolutamente ovvia e storica, che non ha proprio niente a che vedere con la simpatia. Così per esempio provo molta più simpatia per le piccole nazioni che per le piccole sette. Ma è soltanto un fatto storico che l'impero romano fosse un impero e non una piccola nazione. Ed è un fatto altrettanto storico che la Chiesa di Roma sia la Chiesa e non una setta. Non vi è alcunché di limitato o irragionevole nel dire che la Chiesa è la Chiesa. Forse è un bene che l'impero romano si sia disgregato in nazioni minori, ma certamente non era una delle nazioni in cui si è disgregato. E persino chi ritiene una fortuna che la Chiesa si sia divisa in sette, dovrebbe essere in grado di distinguere le piccole cose che ama dalla grande cosa che ha spaccato. In realtà per cose tanto grandi, uniche e creatrici della cultura intorno a loro come l'Impero Romano e la Chiesa di Roma, non è controverso ma solo corretto limitare quella parola a quell'esempio. Chi in origine usava il termine impero lo usava per quell ' Impero, così come usava la parola Ecclesia, la usava per quell' Ecclesia. Magari altrove c'èrano realtà simili ma non potevano avere lo stesso nome, per il semplice motivo che non erano denominate [con] la stessa lingua. Sappiamo cosa intendiamo per imperatore romano; volendo possiamo parlare di un imperatore Cinese, proprio come volendo possiamo prendere un tipo particolare di mandarino e dire che equivale a un marchese. Ma non possiamo mai essere certi che le due cose si equivalgano del tutto poiché ciò a cui pensiamo è proprio della nostra storia, e in tal senso è unico. Ora in questo, se non altro la Chiesa cattolica è unica: nel fatto che non appartiene a una classe di chiese cristiane né a una classe di religioni umane. Se la consideriamo con una certa freddezza e imparzialità, come potrebbe fare un uomo nato sulla luna, è molto più sui generis. E', se il critico sceglie di pensarla così, il rudere di un tentativo di religione universale destinato a fallire. Ma chiamare i [demolitori] perché demoliscano una nave, non trasforma la nave in una delle sue travi; e spaccare in tre pezzi la Polonia non ne fa la Posnania.

                L'idea che la Chiesa sia una delle tante sette, è l'errore più grave, in un senso molto più profondo e filosofico. E' una questione più psicologica e più difficile da descrivere. Ma è forse il più sensazionale degli sconvolgimenti o dei capovolgimenti silenziosi che avvengono nella mente e che costituiscono quella rivoluzione chiamata conversione. Ogni uomo ritiene di muoversi in un certo cosmo, e quello della mia gioventù camminava in una specie di vasto e arioso palazzo di cristallo 1) , stipato di oggetti in mostra, uno accanto all'altro. Quel cosmo essendo fatto di vetro e di ferro, era in parte trasparente e in parte incolore; [ad] ogni modo aveva qualcosa di negativo; sembrava imparziale e impersonale, inarcato sopra le nostre teste e munito di un tetto lontano quanto il cielo. La nostra attenzione era fissa sugli oggetti esposti, tutti meticolosamente etichettati e allineati, poiché quella era l'era della scienza. La mostra comprendeva tutte le religioni : le chiese o sette, o in qualsiasi altro modo le chiamassimo; e verso la fine della fila ce n'era una particolarmente squallida e tetra  con un tetto a punta mezzo crollato e finestre anch'esse a punta in gran parte rotte a colpi di pietra dai passanti; ci dissero che quella era la Chiesa Cattolica Romana: Alcuni di noi ne avevano pena e pensavano che fosse stata trattata male; la maggior parte la considerava sporca e logora; una manciata appena notò che molti particolari del rudere erano belli dal punto di vista artistico o importanti da quello architettonico.

                Ma quasi tutti preferivano visitare altri espositori più efficienti: la bottega della pace e dell'abbondanza dei Quaccheri o il magazzino dell'Esercito della Salvezza con tanto di imbonitore all'ingresso che batteva su un grosso tamburo. Ora, sul piano intellettuale la conversione consiste in larga misura nella scoperta che quella immagine di credi tutti uguali, in un cosmo indifferente, è del tutto falsa. Non si tratta di confrontare i meriti e i difetti del luogo di culto dei Quaccheri rispetto alla Cattedrale cattolica. Questo perché il luogo di culto dei Quaccheri sta dentro la Cattedrale cattolica e perché la Cattedrale cattolica copre tutto come la volta del palazzo di cristallo: nel momento in cui alziamo lo sguardo verso l'enorme cupola lontana che sovrasta tutti i credi in esposizione, riconosciamo il tetto gotico e le finestre a sesto acuto. In altre parole il quaccherismo non è che una forma temporanea di quietismo 2)  sorta tecnicamente fuori della chiesa, così come il quietismo di Fénelon sembrava tecnicamente dentro la Chiesa. Ma entrambi sono per loro natura temporanei e come fece Fénelon, presto o tardi devono tornare alla Chiesa per vivere.

                Il principio vitale delle confessioni protestanti, se non è un principio di morte, è costituito da ciò che hanno conservato del cristianesimo cattolico; e al cristianesimo cattolico le varianti del protestantesimo sono sempre tornate per rivitalizzarsi. So che sembrerà un'affermazione contestabile ma è la verità. Dopo la frammentazione del cristianesimo il ritorno delle idee cattoliche ai vari segmenti cristiani avvenne spesso in modo indiretto. Ma la provenienza era unica anche se l'influenza giunse da più parti. Arrivò attraverso il movimento romantico che fu una semplice visione del carattere meramente pittoresco del medievalismo; e non è solo una coincidenza se i romanzi, come le lingue romanze, prendono il nome da Roma. Oppure giunse attraverso la reazione istintiva di persone all'antica come Jhonson, Scott, Cobbett 3), desidorose di salvare da un progresso solo capitalista vecchi elementi che in origine erano stati cattolici. Ma quella reazione li portò a denunciare il progresso capitalista e come nel caso di Cobbett, a diventare i veri nemici del protestantesimo senza essere seguaci praticanti del cattolicesimo. Oppure arrivò dai preraffaelliti 4) e dalla scoperta dell'arte e della cultura europee da parte di Mattew Arnold, Morris 5) Ruskin e altri. Ma esaminiamo l'attuale forma mentis di un onesto ministro quacchero, o congregazionalista, e confrontiamola con quella di un dissenziente di Little Bethel nel periodo che precede la diffusione di quella cultura. Vedrete fino a che punto egli deve salute e felicità a Ruskin e a ciò che Ruskin doveva a Giotto; a Morris e a ciò che Morris doveva a Chaucer, a eccellenti studiosi della sua stessa scuola, come Philip Wicksteed, e a ciò che loro dovevano a Dante e a San Tommaso. A volte un uomo del genere parlerà ancora di secoli bui riferendosi al medioevo. Ma i secoli bui hanno migliorato la tappezzeria delle sue pareti e i vestiti di sua moglie e la vita squallida e volgare che conduceva ai tempi di Stiggins 6) e di fratello Tadger. Poiché anch'egli è cristiano e vive solo la vita della cristianità.

                Non è facile esprimere l'enorme capovolgimento che ho cercato di evocare con l'immagine di un mondo alla rovescia. Mi riferisco al fatto che quanto ci era sembrato piccolo, gonfia e inghiotte ogni altra cosa. Il cristianesimo è un continente in senso letterale. Arriviamo a sentire che contiene tutto, persino le cose che rivoltano contro di esso. Ma questa è forse la trasformazione intellettuale più rilevante in assoluto e più difficile da annullare, anche solo per amore della discussione. Persino con l'immaginazione è quasi impossibile rovesciare quel rovesciamento. Un altro modo di vedere le cose è dire che siamo giunti a considerare tutte queste figure storiche, come personaggi della storia cattolica, anche se non sono cattoliche. E in un certo senso, ovvero in senso storico e non teologico, non smettono mai di essere cattoliche. Non sono persone che abbiano creato qualcosa di interamente nuovo, finché non oltrepassano il limite della ragione e danno vita a incubi più o meno insensati. Ma gli incubi non durano; e la maggior parte di questa gente ancora adesso si trova in una fase di risveglio. I protestanti sono cattolici che hanno fatto uno sbaglio: è questo che si intende realmente dicendo che sono cristiani. In alcuni casi il loro è stato un grosso sbaglio, ma sono rare le volte in cui hanno portato avanti un errore tutto loro. Così il calvinista è un cattolico ossessionato dalla idea cattolica della sovranità di Dio. Ma quando le attribuisce il significato che Dio desidera la dannazione di alcune persone, possiamo affermare, senza timore di esagerare, che è un cattolico [fallace]. In effetti è un cattolico malato; e la malattia lasciata a se stessa, porta alla morte o alla pazzia. La malattia però non è durata molto e ormai è praticamente scomparsa. Ma ogni volta che il calvinista fa un passo indietro verso l'umanità, si riavvicina al cattolicesimo. Così un Quacchero è un cattolico ossessionato dal'idea cattolica della verità e di una semplicità mite. Ma quando ritiene una menzogna usare il lei o il voi di cortesia e un atto di idolatria togliersi il cappello davanti [a] una signora, allora non è una esagerazione dire che ha perso una rotella, indipendentemente dal fatto che si sia scoperto o meno il capo. Lui stesso però ha ritenuto necessario rinunciare alla sua eccentricità (così come al cappello) e abbandonare la via che lo avrebbe portato dritto in manicomio. Solo che ogni suo passo indietro verso il buon senso è un passo verso il cattolicesimo. Nella misura in cui aveva ragione era cattolico; e nella misura in cui aveva torto, lui stesso non è riuscito a rimanere protestante.

                Per noi dunque, da questo momento in poi non è possibile vedere il Quacchero come una figura agli albori di una nuova storia quacchera, o il calvinista come il fondatore di un nuovo mondo calvinista. E' assolutamente palese che sono soltanto personaggi della nostra storia cattolica, i quali si sono però limitati a provocare un bel po' di guai cercando di fare qualcosa che a noi riusciva meglio e che loro in realtà non hanno mai fatto. Ora alcuni possono supporre che una cosa del genere sia valida per vecchie sette come il calvinismo e il quaccherismo; ma non per movimenti moderni come il socialismo e lo spiritismo. Tuttavia si sbagliano. Il carattere inclusivo o continentale della Chiesa si applica tanto alle manie moderne che alle vecchie manie religiose, e quindi tanto ai materialisti o agli spiritisti, che ai puritani. In tutte ritroviamo un dogma cattolico che subisce lo stesso destino: all'inizio gli adepti del movimento lo danno per scontato, poi lo esagerano fino a corromperlo, quindi si rivoltano contro e lo respingono come errore, tornando indietro di qualche passo sulla strada verso casa. E questo è quasi sempre il segno distintivo di un simile eretico: il fatto che pur contestando forsennatamente qualsiasi altro dogma del cattolicesimo, non si sognerà mai di mettere in discussione il suo dogma cattolico preferito, e non sembra nemmeno rendersi conto che si potrebbe contestarlo. Al calvinista non era mai venuto in mente che qualcuno avrebbe potuto usare la sua libertà per negare o limitare l'onnipotenza divina, o al quacchero che qualcuno avrebbe potuto mettere in dubbio la supremazia della semplicità. Il socialista è nella stessa situazione. Il bolscevismo, e ogni sua variante teorica basata sulla fratellanza, si fonda su un dogma cattolico profondamente mistico, cioè l'uguaglianza degli uomini. I comunisti puntano tutto sull'uguaglianza dell'uomo, proprio come i calvinisti puntavano tutto sulla onnipotenza di Dio. Cavalcano questo dogma fino a sfiancarlo esattamente come gli altri facevano con il loro, trasformando il cavallo in un incubo. Ma non sembrano mai pensare che qualcuno possa non credere nel dogma cattolico dell' uguaglianza mistica degli uomini. Eppure molti, persino tra i cristiani, sono così eretici da dubitarne. Nel tentativo di metterlo in pratica, i socialisti finiscono in un bel pasticcio: scendono a compromessi con i loro ideali, modificano la loro dottrina e così, come i quaccheri e i calvinisti dopo le loro somme stravaganze, si ritrovano ad aver coperto un giorno di marcia in più verso Roma.

                In breve la storia di queste sette non si compone di linee diritte che procedono verso l'esterno e oltre; e se anche così fosse, punterebbero tutte in direzioni diverse. E' piuttosto un disegno fatto di curve che tornano incessantemente  alla vita capace e comune della loro e della nostra civiltà; e la sintesi di quella civiltà nonché il centro del suo equilibrio, è la filosofia della Chiesa Cattolica. Per noi gli spiritisti sono uomini che studiano l'esistenza degli spiriti, avendo momentaneamente perso cognizione del fatto che esistono anche quelli maligni. Sono abbastanza colti per aver sentito parlare dei fantasmi, ma non delle streghe. Se gli spiriti maligni riescono a fermare la loro istruzione e a intorpidire le loro menti, naturalmente questi uomini potranno andare avanti in eterno e ripetere sciocchi messaggi di Platone e versi di Milton. Ma se avanzano di un passo o due invece di restare fermi sul confine, il passo successivo sarà imparare ciò che la Chiesa Cattolica avrebbe potuto insegnargli. Per noi i seguaci della Christian Science sono persone  con un'idea sola, che non hanno mai imparato a bilanciare e a combinare con tutte le altre idee. Per questo l'uomo d'affari abbiente molto spesso aderisce a questa dottrina: non è abituato alle idee e ne basta una per dargli alla testa, come succede a un uomo digiuno con un bicchiere di vino. Ma la Chiesa cattolica è abituata a vivere con le idee e si aggira a testa alta fra tutte queste bestie selvatiche e pericolose, con la compostezza di un domatore di leoni. Lo scientista può continuare a ripetere monotonamente la sua unica idea e a rimanere seguace della Christian Science. Ma se mai passerà a una qualsiasi altra idea, sarà tanto più vicino a essere cattolico.

                Dopo aver visto il mondo in questo modo, cioè una volta che sia riuscito a distinguervi alcune idee in equilibrio e altre che invece l'equilibrio lo hanno perso, il convertito non affronta i disagi che avrebbe potuto temere prima di quella rivoluzione silenziosa ma sorprendente. Non si agita se gli dicono che nello spiritismo e nella Christian Science c'è qualcosa. Sa che c'è qualcosa in tutto. Ma si commuove per il fatto straordinario di trovare tutto in qualcosa.  E ha l'assoluta certezza che quegli altri cercatori lo cercheranno nello stesso posto non appena smetteranno di accontentarsi di una cosa qualsiasi e cercheranno davvero tutto. In questo senso, essi lo preoccupano molto meno ora di quando pensava che fossero gli unici in grado di entrare in comunicazione con i misteri superiori, e ovviamente anche di mandare quella comunicazione a carte quarantotto. Le probabilità che si senta in soggezione perché la signora Eddy 7) ha raggiunto la guarigione spirituale, o il signor Home 8) la levitazione corporea, non sono maggiori di quelle che avrebbe un gentiluomo vestito da capo a piedi nel vedere un cilindro sulla testa di un selvaggio che s'aggira nudo in Bond Street. Un cilindro sarà anche un buon cappello, ma è un cattivo abito. E un trucco magnetico sarà anche in grado di suscitare scalpore, ma come filosofia lascia molto a desiderare. Egli non invidia al bolscevico la rivoluzione più di quanto invidii la diga al castoro, poiché sa che la sua civiltà è capace di opere assai più complicate e meno monotone. Ma questo lo pensa della sua civiltà e della sua religione, e non solo di se stesso. Non c'è niente di altezzoso nel suo atteggiamento poiché sa benissimo d'aver solo esplorato la superficie del maniero spirituale in cui ora si aggira liberamente. In altre parole il convertito non abbandona affatto la ricerca e nemmeno l'avventura. Non pensa di sapere tutto né ha perso l'interesse per ciò che non conosce. Ma l'esperienza gli ha insegnato che quasi tutto si trova da qualche parte all'interno di quel maniero, e che al di fuori molti non trovano quasi nulla. Poiché il maniero non è solo un giardino curato o una fattoria ben organizzata: dentro i suoi confini la caccia e la pesca sono ricche e, come si dice, c'è di che fare un buon bottino.

                Veniamo ora a uno degli inganni più bizzarri sulla sorte del convertito. La gente ha recepito in modo confuso i naturali commenti dei convertiti sul fatto di aver trovato la pace morale, e li ha interpretati nel senso che hanno trovato il riposo mentale, inteso come inattività della mente. Tanto vale dire che, dopo essersi ripresa, la vittima di una paralisi o di un attacco del Ballo di San Vito, manifesti il suo stato di benessere standosi seduta, immobile come una statua. Recuperare la salute per essa significa recuperare la capacità di compiere movimenti corretti anziché sbagliati, e probabilmente si muoverà molto più di prima. Diventare cattolici non significa smettere di pensare, ma imparare a farlo. E' questo il suo significato, proprio come guarire da una paralisi non significa rinunciare a muoversi, ma imparare a farlo. Per la prima volta il convertito cattolico dispone di una base solida per un pensiero chiaro e forte. Ha modo di appurare per la prima volta la verità di qualsiasi questione. Considerando come va il mondo soprattutto in questo momento, sono gli altri -i pagani e gli eretici- che sembrano possedere ogni virtù, tranne quella di un pensiero coerente. A dire il vero, per un breve periodo durato fino all'epoca di Voltaire a quella Huxley, una piccola minoranza di pagani e di eretici si fece promotrice di un pensiero profondo, del quale però oggi non rimane traccia. Ciò che oggi chiamiamo libero pensiero è apprezzato non perché sia libero, ma perché è libertà dal pensiero: è libera mancanza di pensiero .

                Niente è più divertente per il convertito, qualche tempo dopo il suo ingresso nella Chiesa Cattolica, che sentire le congetture di sé o quando si pentirà della conversione: quando si stancherà, per quanto la sopporterà, in quale stadio di esasperazione balzerà in piedi e dirà che non ne può più. Tutto questo è frutto dell'illusione ottica che confonde esterno e interno, la stessa che ho cercato di delineare in questo capitolo. Quanti sono all'esterno stanno li e vedono o credono di vedere il convertito che entra a capo chino in una specie di piccolo tempio che nella loro convinzione internamente è attrezzato come una prigione, se non come una vera e propria camera di tortura. Ma per certo sanno solo che ha attraversato una porta. Ignorano che non è entrato nell'oscurità interiore ma che è uscito invece nella piena luce. In realtà l'outsider, nella meravigliosa accezione letterale di chi sta all'esterno, è il convertito. Egli non desidera entrare in una stanza più grande, perché sa che non ce ne sono. Ha notizia di tante stanze molto più piccole, ognuna delle quali reca un' etichetta su cui c'è scritto che è invece molto grande; ma egli è assolutamente certo che in una qualsiasi di queste stanze non avrebbe lo spazio per muoversi. Ognuna professa di essere un cosmo intero o uno schema di tutte le cose, ma altrettanto fa il cosmo della Clapham Sect 9) o della Clapton Agapemone 10) . Ognuna sostiene di avere il Cielo come cupola o la volta stellata come decorazione. Ma al convertito tutti questi sistemi cosmici sembrano molto più piccoli e persino più semplici del vasto ed equilibrato universo in cui vive.

                Ce n'è uno etichettato come agnosticismo, ma egli sa per esperienza che non offre nemmeno la libertà dell'ignoranza. E' una ruota costretta a girare in eterno senza neanche la minima scossa di una interruzione -un cerchio che non va quadrato con nessuna operazione di misticismo superiore; una macchina che va ripulita da ogni residuo di spirito, come se fosse quella che dichiara apertamente il suo materialismo. Vivendo in un mondo dotato di due ordini, quello soprannaturale e quello naturale, il convertito sente che il suo è un mondo più vasto, e non è minimamente tentato di tornare strisciando in un più piccolo. C'è poi un'altro sistema che viene chiamato teosofia o Buddismo; ma egli sa per esperienza che è solo lo stesso tipo di ruota noiosa, usata per cose spirituali anziché materiali. Poiché nel suo mondo è libero di fare qualsiasi cosa, persino di andare al diavolo, non vede perché dovrebbe legarsi alla ruota di un semplice destino. Un altro ancora è detto umanitarismo; ma egli sa che gli umanitaristi non hanno una grande esperienza dell'umanità. Sa che concepiscono l'uomo quasi esclusivamente come si presenta adesso nelle società moderne e che non possiedono nemmeno un briciolo dell'enorme interesse umano di che in origine era predicato ai legionari in Palestina e che ancora oggi viene predicato ai contadini in Cina. Questa percezione è così chiara che a volte me la sono configurata come qualcosa a metà strada tra la meditazione melanconica e lo scherzo. Dove andrei ora se lasciassi la Chiesa Cattolica ? Certo da nessuna di queste piccole sette sociali capaci di esprimere solo un'idea alla volta perché si da il caso che quell'idea sia di moda in quel momento. La cosa migliore che potrei sperare sarebbe di allontanarmi nei boschi e diventare, non un panteista (poiché anche questa è una noiosa limitazione), ma piuttosto un pagano incline a gridare che qualche particolare vetta alpina o albero fruttifero in fiore è sacro e va venerato. Quello almeno sarebbe ricominciare tutto daccapo, ma alla fine mi riporterebbe allo stesso problema. Se fu ragionevole avere un albero sacro, non fu irragionevole avere un crocifisso sacro; e se la divinità si poteva trovare su una vetta, altrettanto ragionevolmente può trovarsi sotto una guglia. Chi cerca una nuova religione, presto o tardi la trova; e perché dovrei essere scontento di quella che ho trovato ? Soprattutto quando come ho detto all'inizio di questo saggio, è l'unica religione antica che sembra in grado di rimanere nuova.

                So perfettamente che se intraprendessi quel viaggio cadrei in preda alla disperazione o tornerei indietro; e che nessun albero potrà mai sostituire il vero albero sacro.. Il paganesimo è meglio del panteismo, poiché il paganesimo è libero di immaginare divinità, mentre il panteismo è costretto a fingere facendo del moralismo, che tutte le cose siano altrettanto divine. Ma non so immaginarmi una divinità abbastanza divina. Se dò l'impressione di conoscere quel faticoso ritorno attraverso i boschi, è perché penso di averlo già percorso simbolicamente. Come ho tentato di confessare senza eccessivo egotismo, credo di essere il genere d'uomo che giunge a Cristo dopo aver abbandonato Pan e Dioniso, e non dopo essere stato un seguace di Lutero o di Laud 11) . La conversione che comprendo è quella del pagano non quella del puritano; e su quell'antica conversione si fonda l'intero mondo che conosciamo. E' una trasformazione molto più vasta e tremenda di qualsiasi cosa che, da molti anni a questa parte, almeno in Inghilterra e in America, sia stata motivo di controversia tra le sette o di divisioni dottrinali. All'apice di quell'antico impero e di quell'esperienza internazionale, l'umanità ebbe una visione. Il paganesimo era quanto di più grande ci fosse al mondo, ma il cristianesimo è ancora più grande: in confronto a esso tutto il resto appare piccolo.

 

NOTE

 

1: Il Crystall Palace (Palazzo di Cristallo) era un vasto edificio costruito a Londra nel 1851 per ospitare la prima esposizione universale di prodotti e macchine dell'era industriale.

2: Il quietismo era una forma di contemplazione mistica sviluppatasi nel XVII secolo. François Fénelon (1651-1715) arcivescovo di Cambrai, ne fu sostenitore in Francia.

3: William Cobbett (1763-1835) libellista Inglese di orientamento politico radicale e sostenitore della riforma agraria, la cui opera più conosciuta è Rural Rides (1830)

4: La Confraternita dei Preraffaelliti, un movimento che si prefiggeva di infondere moralità nell'arte, fiorì in Inghilterra verso la metà del XIX° secolo. I suoi membri tra cui spicccano William     

    Holman Hunt, John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti, sostenevano che la degenerazione dell'arte occidentale fosse iniziata con Raffaello, durante il rinascimento.

5: William Morris (1834-1896) poeta, romanziere e artista inglese, nonché importante sostenitore del socialismo.

6: Stiggins è un personaggio del Circolo Pickwick di Charkles Dickens .

7: Mary Baker Eddy (1821-1910) americana di nascita, fondò la Christian Science (Scienza Cristiana) o scientismo .

8: Daniel Home (1833-1886) noto spiritista inglese.

9: La Clapham Sct riuniva un gruppo di riformatori inglesi che si battevano contro i mali sociali, soprattutto la tratta degli schiavi. Sorta intorno al 1790, prese il nome dal luogo in cui si radunava, la casa di henry Thornton a Clapham Common. Il suo membro più importante fu William Wilbeforce .

10: La Clapton Agapemone era una comunità religiosa sviluppatasi in Inghilterra nel XIX° secolo, sotto la guida di Henry Prince.

11: William Laud (1753-1645) arcivescovo di Canterbury e persecutore dei protestanti, fu giustiziato per aver sostenuto Carlo I° .

 

 

FINE

 

 

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