LE ROSE CANINE

 

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Rose canine : fiori di maggio

                                 Dormono d'inverno, avvolte da spine: queste, simili a minispilli taglienti, fanno la guardia al riposo della stagione. Intorno il mondo è brullo e biancheggiato da nevi e da nebbie. Tutto sembra un immenso cimitero che per via segreta, invisibile, va, ciononostante, verso l'inesorabile risveglio, cioè la primavera, il ritorno della vita bella e del lavoro.

                Qualche capinera, qualche pettirosso, persino un corvo, anzi un merlo o un tordo, un passero..., si adagiano momentaneamente sui rametti spinosi. E' come se questi passeggeri residenziali, sapessero tutto. Infatti godono e insieme patiscono l'inverno che talvolta li avvolge, spesso li affama, ed è come se con la loro allegria presagissero al contempo l'imminente buona stagione. E' incredibile, ma in ultimo,  essi sanno per istinto misterioso, che quelle spine, tra breve, saran trapunte da rose bellissime e foglie verdi.

                Tornata che è la primavera, anche le rose canine presto sbocciano e si fan veder belle. Leggere come piume, di un rosa soave come le parole più delicate dell'amore, allietano la campagna e il mondo, e dimostrano un posto importante nella sinfonia generale dell'universo agreste. Queste rose non cantano, non abbracciano, ma accarezzano e sorridono. Chi le guarda si sente l'animo ingentilire perché le loro carezze, il loro sorriso, sono anche la musica rara che manca e fa bene, sono pure un balsamo raro e prezioso che consola e ristora.

                E' però la delicata purezza e castità che suggeriscono, nonostante le loro spine e l'istinto spontaneo che le fa attecchire un pò ovunque, a renderle celebri. E' vero: la leggerezza, la mancanza d'enfasi, non le fan preferire ai giardinieri; ma è altrettanto vero che il libro sorridente e pieno di parole nobili che regalano gratuitamente, è tutto un invito alla delicata purezza e castità del vivere e del lavorare.

 

Rose canine : Bacche in settembre

 

FINE

 

 

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