LA FEDE NEL RISORTO, E' AGLI OCCHI DI DIO, SIA UN MERITO CHE IL MEZZO PRINCIPALE PER SALVARE E RINNOVARE IL MONDO

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GOOD EASTER  , BUENA PASCUA , BUONA PASQUA ,FELIZ   PÁSCOA

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 2012

 2012

Il Cristo Risorto fu eseguito da Michelangelo attorno ai 40 anni, cioè quasi a metà della sua vita, che come è noto, finì nel 1564 a 89 anni; Il Risorto è rappresentato in piedi, tenente la Croce con la  mano destra, nonché con la  sinistra, la canna, la spugna e una corda, che acompagnarono la sua morte sul Calvario .. .

Si tratta della Seconda e ultima versione, detta anche Seconda Versione del Cristo della Minerva, al compimento della quale, parteciparono pure gli allievi Pietro Urbano (sostituito) e Federico Frizzi (che prese il posto del primo)... . Invece la Prima versione del Cristo della Minerva o Risorto, fu eseguita da Michelangelo nel 1414-15 sempre per la stessa committenza del canonico di Santa Maria Sopra Minerva, Bernardo Cencio... . Ma si decise fare la seconda versione a lato, a causa di una inspiegabile venatura nera, comparsa nel volto del Cristo della prima versione, oggi custodita nel Monastero di San Vincenzo a Bassano Romano  (Viterbo -VT-) : nonostante la venatura nera, si tratta d'opera d'arte bellissima, in pieno stile e valore michelangiolesco... .

La Croce del Cristo è di tipo simbolico, cioè non è quella del supplizio; ma ha dimensioni più ridotte, sebbene considerevoli.

L'Opera è una lettura naturalistica della Resurrezione: il Cristo è tornato in vita quale uomo-Dio interamente rinnovato, cioè senza i segni corporali della passione; infatti pur portando la Croce che richiama la passione e morte, tuttavia non mostra i segni  del supplizio nel proprio corpo , come potrebbero essere la piaga del costato, i buchi dei chiodi sulle mani e sui piedi, ..ecc . Pertanto questo Cristo Risorto, quantunque trionfante per l'esuberanza anatomica e la giovinezza, è più naturale che soprannaturale, più naturale che glorioso... sebbene debba essere inteso anche come un corpo glorioso, cioè non più soggetto alla fatica, alla malattia e alla morte; le sue leggi fisiche sono ormai quelle del Regno Eterno di Dio, annunciato dalla Scrittura... del quale Regno il Risorto è il primo abitante aprente la strada a tutti coloro che con i meriti della loro vita terrena e quelli straordinari dello stesso Cristo, guadagneranno il Paradiso o Regno Promesso...o Vita Eterna .

 

Sottofondo musicale : Handel, Gloria in Excelsis Deo
Michelangelo Buonarroti, Cristo Risorto,   1519-20 c, marmo, 205 cm , Basilica di Santa Maria Sopra Minerva, Roma
 

 

"Hunc Deus suscitàvit tértia die et dedit eum maniféstum fieri non omni pópulo, sed téstibus preordinátis a Deo, nobis .." : (Atti, 10,39-41)    :

"Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi" .

Dunque i credenti veri e sinceri, non sono testimoni qualunque, ma testimoni prescelti, cioè quelli che a causa della lor Fede, meritano di vedere e seguire il volto della vita rinata per sempre dal profondo e gelido sepolcro, cioè L'Uomo-Dio Risorto dalla morte, Gesù Cristo nostro Signore.

E i non credenti che cosa sono ? Sono anch’essi testimoni, sebbene della non fede o della negazione di Dio; essi mostrano dalla prospettiva della negazione, che l’uomo ha la libertà di accogliere o rifiutare Dio; mostrano come è la vita senza Dio; come è possibile e insieme problematica, la vita umana senza Dio; dimostrano la necessità della ricerca di Dio, nonostante si tenti negarlo … .

Vorrei però soffermarmi su questa opposizione tra Fede e non Fede, su questa contrapposizione tra la civiltà plurimillenaria che afferma Dio e la civiltà recente che lo nega. A questo scopo chiarisco in anticipo, che cosa intendo per negatori di Dio : non solo gli atei teorici e pratici, gli agnostici o indifferenti, ma anche gli ipocriti della religione, i falsi credenti, e le frange estremiste che nel nome di Dio offendono talvolta nel Pianeta, il Bene Comune e dell'Umanità, perseguendo gli interessi o di una fazione o di un settore politico, anziché quelli del Dio che dicono di credere e del popolo che dicono appartenere, difendere e perfino rappresentare... .

Tornando al discorso principale, che vuole evidenziare le conseguenze sostanziali tra l'affermazione e la negazione di Dio, lo stesso Dio attribuisce alla Fede vera e sincera, un merito; la maggioranza dell’umanità riconosce mediante le religioni, tale merito; però come è noto, alcune correnti di pensiero facenti capo all’ateismo pratico e teorico, rifiutano la Fede; la ritengono inutile; onde si verifica nel quotidiano la seguente differenza di obbiettivi tra l’affermazione di Dio e la negazione del medesimo:

Dio considerando la Fede meritevole, ha come obbiettivo fondamentale di dare la vita e  la vita eterna alle proprie creature, combattendo perciò la morte e il peccato, già nel tempo attuale; l’ateismo moderno e il partito dei negatori, al contrario, rifiutando di credere, affermano di promuovere l’uomo e il mondo visibile o terreno in opposizione a Dio e alla vita eterna invisibili e celesti (che pertanto, essendo invisibili, non esistono, e essendo celesti, sono astratti, sempre secondo tale ipotesi ateista); ma di fatto, l’Ateismo Pratico e Teorico e il partito variegato e alleato dei negatori, promuovono le strutture di peccato e portano il mondo verso traguardi di morte… .

Perciò oggi, nel tempo dove la negazione di Dio ha un posto rilevante rispetto alla stessa affermazione, nel tempo dove tale negazione ha proporzioni come mai in passato, avviene con maggiore facilità e frequenza, quanto è avvenuto nel passato stesso; vale a dire che la negazione del Dio della vita porta alla morte; mentre resta vero che l’affermazione del Dio della Vita, del Risorto dalla morte, porta alla vita e alla vita eterna.

Ma se le cose stanno così, come mai ai nostri giorni, le conseguenze buone o cattive della affermazione o della negazione di Dio, non sempre e non tutti gli individui e i popoli, pur evangelizzati, le distinguono con chiarezza e facilità ? Come mai non si vede più con facilità evidente che la negazione di Dio porta alla morte e che l’ affermazione di Dio, porta alla vita? Risposta: perché una parte dell’umanità, allontanatasi da Dio, ha il cuore e la mente corrotti o confusi; e perché di conseguenza, risulta notevolmente confuso e corrotto il sistema informativo e formativo (arte, cinema, letteratura, politica, economia, scienza…, educazione...) : si danno insomma informazioni sbagliate, il disvalore offerto quotidianamente supera sovente in quantità, il valore effettivo, allo scopo evidente di distogliere l’umanità stessa, da tutto ciò che è Vero, Buono e Bello; e specialmente si calunnia la Chiesa e il Cattolicesimo e il Cristianesimo, e le Religioni, onde offuscare il più possibile la via principale del Vero, cioè il Risorto dalla morte, la sua vita, il suo Vangelo, la sua presenza umana e divina, una e trina, evidente e misteriosa … conosciuta e da conoscere….

La conclusione è pertanto del seguente tenore: che mai come ai nostri giorni è stata necessaria nel mondo, l’affermazione di Dio e il suo principale argomento rispetto al cristianesimo, ma anche rispetto a ogni altra religione, cioè la fede nel Risorto, la Pasqua . E' necessario dunque partire dalla Pasqua, e dalla penitenza e dal rinnovamento che essa richiede e crea, per migliorare e rinnovare il mondo.

 

 

FINE

 

 

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