NAPOLITANO SI DIMOSTRA PRESIDENTE DEL PARTITO DELLA MORTE, ANZICHE' DELLA REPUBBLICA DEGLI ITALIANI

                                                                                                                                                                          8-2-09

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Eluana

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                Che spettacolo! Il Presidente degli Italiani che con equilibrio e paterna buona coscienza, vuole ammazzare un ‘inferma.  A nulla vale la posizione della Chiesa; ancor meno quella dell’intero Governo, ancor meno quella di Dio; men che niente vale la volontà del popolo. Il Presidente, fregandosene del suo popolo, ha deciso alla maniera della dittatura del proletariato o bassa plebe, cioè secondo bontà proletaria e la intelligenza neoborghese, anzi presidenziale :

ELUANA DEVE MORIR DI FAME E SETE.

                Lo richiede purtroppo,  la ragion di Stato, cioè l’interesse del Partito.

                C'è bisogno infatti di un ultimo sforzo, sacrificio; è oggi, miei cari, vitale, alzare la bandiera, far fumare le are della Patria nelle pianure come nei monti, dai colli come dai templi.

                Ma la Patria in questione, il sacrificio, la Bandiera, il presidente che li impugna e onora, non sono invero quelli dell'Italia reale e viva; e di chi sono se è lecito ? La risposta è chiara: sono dell'ideologia ateistico-comunista o liberista e materialista.

                I negatori di Dio e della vita strumentalizzano persino la malattia e l'infermità pur di affermare in modo trasversale e illegale, le loro idee di morte. Essi vogliono rovesciare il fondamento della identità italiana, della Patria Tricolore, cioè la fede nel Volto della Vita, della Speranza e della Carità, che risorge dal profondo e gelido Sepolcro;  la Fede nella Resurrezione dalla morte, cioè in Gesu Cristo .

                A questa Fede, l'Italia deve ogni primato e bellezza, ogni bene conseguito e da conseguire per se stessa e il mondo intero. Perciò il popolo dell'ideologia e del male, dell'antipatria e della tenebra, ha deciso che è ora di porre fine ai primati; è ora di sostituire il disvalore al valore; la morte alla vita.

                Intanto, dice questa minoritaria congrega, ammazziamo questa povera inferma; e il resto verrà da se: è questione di tempo; il metodo è infatti già collaudato altrove: anche le migliaia di malati e infermi come Eluana, saranno necessariamente immolati allo stesso modo, per i bisogni e i meriti della Patria immortale del Presidente Napolitano e del suo Partito della morte.

                Questo partito, che a tratti si è riformato storicamente fino a diventare da marxista a neoliberista, tuttavia mai ha abbandonato (e mai abbandonerà) la sua profonda consacrazione alla negazione-dissacrazione della vita, alla rinnegazione di Dio e della sua legge. Questo partito e tutte le ideologie connesse, sono un pericolo cronico e una rovina per l'Italia e il mondo intero.

                Napolitano per chi lo credeva migliore, propugnando la morte di Eluana e confratelli, si dimostra invece per ciò che è sempre stato : un caporale della ideologia della morte, che mai ha disertato le sue fila e volentieri tutti i veri Italiani ha ingannato, salendo al Quirinale.

                Non ci si può illudere: il comunismo, il materialismo, il liberalismo ateo e la conseguente rinnegazione di Dio, sono invero, il veleno principale della Patria e del Popolo.

                Che Dio ci scampi e ci liberi da questi partigiani della morte.

                Che Dio e gli uomini di buona volontà, che gli Italiani degni di questo nome, si affranchino dall’inerzia salvando Eluana dalla malamorte dei dissacratori in veste di lenitori di sofferenza; in realtà non son lenitori come dicono, ma propinatori fraudolenti e illegali, della cestinatura sadica (è sadismo far morire di fame e sete qualcuno) di feti e morenti.

 

FINE

 

 

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