DELLA MORTE 

DI 

GIOVANNI PAOLO II

 

                 Sono le 21,37 del 2 aprile dell'anno 2005: un brivido attraversa il mondo e lo percorre frenetico e infieritore.

                E' freddo davvero!

                Ma non dipende dalla materia, bensì dallo spirito;  per questo il gelidume è stavolta di tipo temibile e inconfondibile : è infatti la ghiaccia della morte che entra nei cuori : 

                il Papa è mortoE' tornato alla casa del Padre , dicono .

                La terra perde un santo e un Padre! Il Cielo aumenta il suo capitale invisibile, e la sua potenza intercessiva, secondo la Comunione dei santi.

                Ma una domanda infinita, attraversa angosciosa e silente , la cristianità : ridacci o Dio il nostro Padre! Ridaccelo se non uguale a quello che ci hai tolto, almeno simile; se non uguale, almeno certamente santo come tu vuoi.

                Nessun dubbio che saremo esauditi. 

                Infatti ciò non è solo un proposito e un auspicio universale ; ma è anche un pensiero della Misericordia divina; pertanto   l' unica incognita potrebbero essere i meriti umani : infatti se troppo pochi, rappresentano un presupposto infausto; ma il Redentore non disse che il Medico va dai malati e non dai sani (: Non est opus valentibus medicus, sed  male habentibus : Mt 9,12) ?

                Dobbiamo credere, pertanto che un Papa santo, ci verrà dato, anche se molti non lo meritano; anche se molti sono e saranno sempre più pronti a dire che non è santo, quanto più al contrario, sarà santo;  dobbiamo credere che ci verrà dato anche  per quelli che non lo meritano, anche per quelle parti del mondo, che da tempo fanno confusione tra morte e vita, tra peccato e virtù, e desiderano fortemente la libertà di farsi una sua cultura di morte; anzi, aspirano a trascinarsi con loro, per quanto possibile, un gran numero d' adepti.

 

FINE

 

 

 

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