ISTITUTO ALBERTO CAMAITI, L'ISTITUZIONE CINQUANTA ANNI DOPO

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1. 5 giugno 2010, il Sindaco Bragagni, conclude il Convegno, Energie rinnovabili a confronto (crf  n 5)

2.Presentazione del libro che racconta cinquanta anni di storia dell'Istituto....(crf sotto n 14-15)  .

3.Inaugurazione della parte nuova del Convitto ...  .

4.Santa Messa .

5.Manifesto del Convegno Energie rinnovabili a confronto, in piazza Pellegrini a Pieve S. Stefano (AR)  (Crf  sotto: che cosa si è detto...)

6. Assistono alla messa .

7. L'exsegretario scolastico, Camaiti, a colloquio con l'Architetto della provincia aretina, progettista della parte nuova del Convitto, insieme ad altri tecnici. Dice l'Architetto : Sono contento, niente grigio e area di sbiadito collegio, ma invece colori e arredo dignitosi, davvero adatti alla gioventù ... . 8.Una stanza del nuovo Convitto, con vista splendida su Pieve Santo Stefano (crf n 10)

9. Interno di una delle nuove camere del Convitto, annesso all'Istituto Camaiti 10. Panorama di Pieve santo Stefano da Belvedere, località dove insiste l'Istituto Camaiti (crf n 8)

11. Facciata principale ...  .

12. Busto davanti il Palazzo comunale di Pieve Santo Stefano, in memoria di Amintore Fanfani (1908.1999), docente e statista, nato a Pieve Santo Stefano e ideatore dell'IPSA, insieme a Alberto Camaiti . 13. Ora sarà anche Istituto tecnico e non solo Professionale, come si vede nel Pannello d'Entrata
   

14. Copertina del Libro che ripercorre i primi 50 anni (Pieve S. Stefano 2010). Rappresenta uno scorcio della foresta della Verna (Da Foto V. Gonnelli) 15.

 

16.L'ing Alberto Maria Camaiti mostra al Ministro Fanfani il progetto della nuova Foresta demaniale tiberina (Dal libro al n 14-15, pag 21). Fine anni 50 .

 

 

CHE COSA SI DISSE AL CONVEGNO ENERGIE RINNOVABILI A CONFRONTO

(crf sopra n. 5)

 

                Si è detto che è possibile cavare una quantità di energia molto considerevole, in particolare dal vento (Pale eoliche) e dal sole (Pannelli termici, cioè che scaldano l'acqua, e Pannelli solari, che producono energia, immissibile nella rete Enel se avanza all'utente).
 
                L'energia solare è quella più regolata dalle norme giuridiche, sebbene nel complesso è necessario porre fine a una specie di anarchia giuridica, perché i Comuni fanno leggi ciascuno per proprio conto; lo stesso fanno le Regioni; onde le Regioni coordinino i Comuni con Leggi uguali per tutto il territorio, e lo Stato coordini le Regioni stesse .
 
                Buone prospettive di sviluppo ha anche l'energia dalle biomasse, dove le possibilità sono molteplici, e vari tipi di gas, sono producibili. In questo contesto c'è anche la possibilità di ricavare energia rinnovabile dallo smaltimento dei rifiuti ; tuttavia la Toscana sembra non avere termovalorizzatori (questa notizia non so se è esatta), mentre sarebbe auspicabile che ne avesse; fatto sta che le grandi discariche (tipo quella di Terranuova Bracciolini), non possono continuare a ingigantirsi indeterminatamente; sarebbe auspicabile perciò abbandonarle in favore dei termovalorizzatori...o altre soluzioni .
 
                In generale sono possibili due linee di sviluppo delle Energie rinnovabili : 1. quella istituzionale, per cui sono le Istituzioni come l'Enel stessa o gli Enti locali...o altri,  a porle in essere per poi immettere nella rete nazionale l'eccesso oltre il bisogno privato o l'intero per le necessità publiche; 2. quella dei singoli privati e aziende .
 
                Di queste due linee possibili, nella Tavola Rotonda del pomeriggio, si è consigliato piuttosto l'uso privato, cioè piccoli centri aziendali, dove le aziende stesse risparmiano utilizzando l'energia prodotta in proprio, bruciando la legna o le deiezioni, sfruttando l'eventuale risorsa idrica o geotermica, o solare o eolica che sia.
 
                Un incoraggiamento forte all'uso della energia solare mediante Pannelli, è dato dal fatto che negli ultimi anni il costo di questi Pannelli termici o elettrici, è diminuito considerevolmente; mentre gli incentivi dello Stato o delle Regioni per la loro messa in essere, sono rimasti gli stessi .
 
(....) .
 
.....
 
 
                Da tutta la esposizione tecnica si evince quanto segue : la popolazione va educata meglio all'uso delle energie rinnovabili (lo ha ricordato meritevolmente, l'Assessore all'ambiente della provincia aretina, certo Andrea Cutini); ciononostante, almeno in Provincia di arezzo e in Toscana, si è proceduto a migliorare la quantità e la qualità delle rinnovabili, sebbene non basti, e urga aumentare;  inoltre ogni proposta nel senso del rinnovabile, sembra sia contrastata troppo spesso all'atto pratico o esecutivo; e quel che è peggio, è contrastata anche quando non ci sono motivi effettivi per opporsi.
 
                Ma non basta : nonostante le numerose difficoltà anche dal punto di vista tecnico e giuridico, nel momento che deve porsi in essere un dato impianto a energia rinnovabile, queste difficoltà raramente sono insormontabili. Perciò che cosa è invece determinante e spesso nocivo (perché lascia il problema insoluto), in questo percorso della adozione del rinnovabile ? La risposta è la seguente : è nociva la rottura del legame tra etica e politica; onde il faziosismo che in alcuni casi finisce per sostenere le opposizioni infondate all'uso delle rinnovabili, talvolta si esprime e va a segno vincendo, anche quando invero ci si dovrebbe non opporre o non proporre alcunché. Questa ultima lezione però, non è stata espressa chiaramente nel Convegno; ma trapela implicita dal complesso delle Relazioni o del discorso . E secondo me, è bene metterla in luce .
 
 

 

FINE

 

 

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