DESCRIZIONE TECNICA DELLA NUOVA TRAZIONE (MECCANICA E NON PIU' ANIMALE) DA PARTE DELLA DOCENZA AGRARIA ITALIANA, NEL 1926 .

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Frontespizio dei Fascicoli 33-34-35 , corrsipondenti alle Lezioni 119-120-121, del Corso da Perito agronomo o Fattore tecnico , delle Scuole riunite per corridpondenza . Il testo porta la data del 20-7-1926  e descrive la Trazione , mediante Strumenti a motore inanimato , cioè o mediante locomotive o mediante trattrici .     Si noti l' indirizzo della sede di Roma (via Arno 44) , la data di 

fondazione (1892) , e il motto singolare, preso da Bacone : L' uomo tanto  può, quanto sa . In fondo , vi è la firma dello  allievo , tale F.M. Pandolfi  (?) . Deve trattarsi dello allievo e non del Direttore o Funzionario delle Scuole riunite , perché si nota la stessa calligrafia che ha appuntato il nome e l' Indice nelle pagine iniziali del Testo o raccolta di Fascicoli.

 

INTRODUZIONE .

                Nell' Italia ormai incamminata nell'avventura fascista , le Scuole Riunite per Corrispondenza , con sede a Roma , in via Arno 44 , e fondate nel 1892 , cercano di raggiungere almeno le zone agrarie maggiori del nostro paese . La Toscana fu una di queste . Alla fine del Corso da perito Agronomo o Fattore Tecnico , veniva rilasciato un Diploma , di validità legale , probabilmente equiparato a quello degli incipienti Istituti agrari del Regno . 

                Presso la Fiera dell' antiquariato che ogni prima Domenica del mese si tiene in Arezzo , ho trovato, qualche tempo fa ,  un paio di volumi rilegati , e uno di questi riporta il ciclo completo di 146 lezioni necessarie per un Corso da Perito agronomo , durato, nella circostanza , dal 1° luglio 1927 al 30 giugno 1928 . 

                Tale Corso fu seguito da certo F. M. Pandolfi  , della Fattoria Formichini in San Miniato 1 . Non si specifica però in quale provincia si trovi tale S. Miniato. Tuttavia , dovrebbe trattarsi di San Miniato in provincia di Pisa , un Comune di circa 22.000 abitanti, di 102, 56 Kq, e a m. 156 s.l. m.  , confinante a sua volta , con Empoli, Castelfiorentino, Montaione, Palaia, Montopoli in Val  d'Arno, Castelfranco di sotto , Santa Croce sull' Arno , Fucecchio , Cerreto Guidi .

                Le 146 Lezioni del Corso da Perito Agronomo o Fattore Tecnico , sempre a giudicare dallo Indice scritto a mano nel Frontespizio del libro , si componevano delle seguenti materie : 16 di Agraria , 35 di Agronomia , 20 di Computisteria ragioneria , 8 di Computisteria rurale ; 24 di Estimo rurale; 10 di Tecnologia rurale ; 15 di Legislazione rurale ; 8 di Chimica agraria ; 2 di Botanica ; 8 di Economia rurale generale . 

                Il brano sottostante sulla Trazione , è  tratto dal Fascicolo 33 e dalla Lezione 119 del Corso suddetto . Esso descrive lo stato delle cose , a riguardo del problema tecnico principale dell'agricoltura d' inizio secolo XX° : infatti , tale problema era come rendere valida tecnicamente ed economicamente la Trazione meccanica , che s' intuiva bene , esser destinata in futuro , a soppiantare quella animale . D' altronde , già nel 1926 , si è fatta una importante selezione tra i trattori , eliminando (almeno teoricamente)le locomotive a vapore, perché , come si dice sotto descrivendo la "Trazione diretta" : trazionare "con i motori a scoppio è molto più conveniente, dato il minor costo delle trattrici e la maggior leggerezza" .

 

TESTO * .

 

TRAZIONE MEDIANTE STRUMENTI 

A MOTORE INANIMATO

 

                Si possono adoperare sia gli istrumenti già descritti [per la trazione animale : Erpice , aratro , falciatrice ..ecc.] applicandovi un qualsiasi motore inanimato, oppure strumenti appositamente costruiti . 

                Per trascinarli ci si può servire sia della trazione indiretta che diretta. 

Trazione indiretta

                Si può fare: con due locomotive 2) ; con una locomotiva e un carro-ancora; con una locomotiva, delle carrucole e due carri-ancora. 

                La trazione indiretta con due locomotive viene applicata generalmente ai polivomeri e funziona nel modo seguente: all' estremità del campo da arare si pongono due locomotive che possiedono nella parte inferiore, ciascuna un tamburo sul quale alternativamente si avvolge e si svolge una fune, che va ad attaccarsi all'aratro; quando un tamburo avvolge la fune, l'altro la svolge, lasciando tirare dalla prima l'aratro; quando è stata arata una striscia di terreno, le due locomotive si Spostano del necessario verso la porzione ancora da arare. 

                Con questo sistema, si arano in un giorno da 4 a 6 ettari di terreno; ma si comprende come il sistema sia dispendioso e non convenga a tutte le aziende, specialmente al giorno d'oggi, per gli alti prezzi delle motrici e del combustibile. 

                La trazione con una locomotiva e un carro-ancora è una semplificazione del metodo precedente, in quanto che una delle locomotive è sostituita da un carro-ancora. Le cose sono disposte nel modo seguente: la locomotiva invece di avere un solo tamburo ne ha due, che girano in senso opposto; da una di queste parte una fune metallica, che va ad attaccarsi all'aratro, dall'altra parte un'altra fune che passa intorno ad una puleggia orizzontale, esistente nel carro-ancora e va anch' essa ad attaccarsi all'aratro; cosicché avvolgendosi , un tamburo tira a se l' aratro, mentre l'altro si svolge, e libera la fune necessaria al movimento dell'aratro. 

                Il carro-ancora deve essere molto pesante, e ben piantato nel terreno per resistere alla trazione della locomotiva senza capovolgersi. Perciò ha intorno alle ruote dei dischi taglienti, che penetrano nel terreno, gli danno la necessaria stabilità. Anche qui la locomotiva ed il carro debbono muoversi di conserva, man mano che progredisce il lavoro; per spostare il carro si usufruisce della forza della stessa locomotiva con apposito sistema di pulegge e funi. 

                La trazione con una locomotiva a due carri-ancora si ha quando ai lati del campo vi sono due carri-ancora fissati e mossi come il precedente; per essi passano le funi di attacco dell'aratro, che vanno ad applicarsi a due organi mossi da una locomotiva situata in un angolo qualsiasi del terreno. 

 

Trazione diretta

                Si compie con trattrici a Vapore o a scoppio o ad elettricità. Colla trattrice a vapore si usa una usuale locomotiva con la superfice portante delle ruote molto allargate, per impedire gli affondamenti; il polivomeri si attacca dietro e leggermente di lato, e per far sì che la locomotiva si muova sul terreno sodo. 

                Questo metodo per le arature comuni, non conviene, data la forte spesa che richiede, ma è usato invece, dovendo dissodare profondamente terreni da lungo tempo incolti. 

                La trazione diretta con i motori a scoppio è molto più conveniente, dato il minor costo delle trattrici e la maggior leggerezza che permette di usufruire della maggior parte della forza da esso sviluppata per i lavori; cosa che non accade con quelle a vapore in cui molta dell'energia sviluppata è consumata per trascinare la motrice. Per tutti questi vantaggi, questo metodo è sempre più utilmente applicato all'agricoltura. 

 

Tipi più importanti di trattrici.

                Trattrice americana Mogul a petrolio o a benzina; quella più usata à  16 HP, di cui 8 per la trazione, del peso di circa q. 25. Il prezzo di trattrice e trivomero, era di circa L. 12.000. 

                Trattrice inglese Sanderson, anch'essa a petrolio o a benzina, à 50 HP di  forza, tre velocità, marcia indietro, e pesa circa q. 70. 

                Trattrice agricola sistema Rasura della società G. Mangiapane e C. di  Milano; è di due tipi: da 12-20 HP e 18-30 H-P, del peso tutte e due di q. 32. In essa le ruote sono mobili e spostabili verticalmente per eseguire le variazioni di livello dei terreni; gli ingranaggi sono lubrificati a bagno d'olio, à carburatore per andare a petrolio, marcia indietro, e due velocità. Ha dato ottimi risultati. 

                Vi sono poi le Moto-aratrici che sono motori molto più leggeri, cui si attaccano i polivomeri. Di esse sono: 1. Pavesi e Tolotti che ha due tipi: 16 HP (peso q. 18) e 60 HP (peso q. 35), ambedue spingono avanti gli aratri, ed ànno le ruote in parte sull'ultimo solco, parte nel sodo; 

                la Aratrice Pavesi P4, à motori di 15-20 HP (peso q. 23) : ambedue ànno dato buoni risultati. 

                La Galardi-Patuzzo di 5 HP à due ruote di cui la motrice in forma di tamburo; l'aratro si attacca lateralmente, e avanza a km. 18 all'ora. 

 

[Vantaggi e svantaggi delle trattrici e motoaratrici].

                Tutte le trattrici e moto-aratrici ànno dei vantaggi, ma anche degli inconvenienti. 

                Fra i primi sono da ricordare: la semplificazione e sveltezza dei lavori, l'applicazione che si può fare delle motrici agli altri segni (cioè: atrtrezzi agricoli) come   accoppiamento con falciatrici, erpici, mietitrici, ecc. 

                Fra i secondi: il rendimento utile, che è piccolo, perdendosi molta energia, sia ne1 trasporto della motrice stessa, sia nell'attrito col terreno sia nella mancanza di coincidenza fra la linea di tiro e la direzione di resistenza dell'aratro; ma l'inconveniente più grave è quello dell'aderenza delle ruote al terreno, che in alcuni casi affondano troppo, in altri casi si rivestono di terra, che ritarda il movimento e fa sciupare energia; per ovviare a questi inconvenienti, si sono applicate delle fasce o delle palette, che però non hanno risolta ancora la questione. 

                La trazione elettrica anche può essere diretta o indiretta. In ambedue i casi la disposizione delle macchine è identica a quella dei casi precedenti, con la sola  differenza che l' energia è data dall' elettricità che arriva al motore per mezzo di cavi aerei o appoggiati al terreno . Nella trazione indiretta si hanno gli  stessi tre casi esaminati avanti. La trazione elettrica e ancora poco sviluppata per la difficoltà di trasmettere l'energia; ma è più usata nei luoghi dove, per cadute d'acqua si possa avere l'energia necessaria.

FINE 

 

* : « Fasc. : AGRARIA N. 33-34-35;  20 luglio 1926 - 3000»  . Questo è l' esordio del Testo : cioè si elencano i Fascicoli pervenuti al discente via postale , e contenenti a loro volta , un certo numero di Lezioni , delle 146 complessive .

1 : La lettura e interpretazione del nome dell' Allievo e della Fattoria , cioè F.M. Pandolfi e Formichini , non sono del tutto certi: ma ciò che leggo Pandolfi , compare anche in fondo alla foto soprastante . Invece è ben leggibile :  San Miniato .

2 : La docenza del brano in questione, non distingue tra locomotive e locomobili; perciò nel contesto del discorso , locomotiva è sinonimo di locomobile . Per vedere una locomobile impegnata nella trazione indiretta di un aratro, clicca qui

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