DECALOGO DELL'OPERAIO AGRICOLO

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Non avrai altro Dio all’infuori di me :   

                hai un altro Dio se non osservi il Decalogo ; c’è qualcuno che ami più di ogni altro e di ogni altra cosa ?  Chi è costui ? E’ Dio, il Cristo ? Se non è lui, sei in errore. Ristabilisci l’ordine e rimetti Gesù al suo posto : prima di ogni altra cosa, poiché tutte le cose e gli individui in lui consistono, e possono portare frutto; ma se non sono in lui, portano danno .

 

Non nominare il nome di Dio invano :

                smetti di bestemmiare; smetti di incolpare Dio, anche se la ruota della carretta gira male; fai buon viso al padrone della vigna  e offendi come un pezzente il padrone dell’universo visibile e invisibile. Anche se sei un povero operaio, agli occhio di Dio, sei un uomo con gli stessi diritti e doveri di qualsiasi altro. Egli ascolta ciò che dici e al momento opportuno ti punirà, se non ti ravvedi.

                Volendo deridere il nome di Dio che non si vede, non prendere in giro i preti e i frati che invece dicono che Dio esiste, e che è presente; non denigrare la Santa Chiesa, perché attraverso tutte queste cose, il clero e la Chiesa, passa la Grazia divina; e sebbene vi possano essere peccatori anche tra i consacrati, non spetta a te giudicare; mentre è tuo dovere non farti traviare o scandalizzare dai mali-esempi, anche se vengono dal clero…   .

                Rispetta e ama le istituzioni dello Stato, che rappresenta il tuo Popolo; e se stando in basso, ti sembra talvolta che alcuni addetti, non fanno il loro dovere, combattili secondo la legge umana e divina, se è in tuo potere farlo; e in ogni caso colpevolizza e litiga contro gli uomini (sempre colpevoli e raramente innocenti); ma mai offendi il nome santo di Dio a causa delle defezioni umane; perciò sempre adora e contempla e prega il Signore nel santuario del tuo cuore; e agli uomini chiedi che si ravvedano; ma se non t'ascoltano o se non ottieni tutto ciò che chiedi, ricordati che è stato detto : a chi più è stato dato più verrà chiesto . In attesa di ciò è necessario, come minimo : Non nominare il nome di Dio invano .

 

 

Ricordati di santificare le feste :

                Come passi la Domenica ? Tutta nel campo di tua proprietà ? Tutta nell’orto domestico ? Tutta alla sagra o alla festa paesana ? … Ma non vai alla Messa, non vai dal prossimo ammalato, scansi il barbone e il più povero… . Insomma vivi come se la Domenica non fosse il giorno del Signore ma piuttosto il giorno della libertà di fare solo i propri comodi.  Ma il Signore comanda che la Domenica e ogni festa va santificata. E anche se vuoi ricordarti dell’orto o delle feste o del tuo campo… non dimenticare la Messa e la tua Famiglia; non dimenticare i Doveri verso gli Ammalati e i Poveri , perché è la Messa e l’Osservanza di questi doveri, la sostanza della santificazione della festa, comandata dal Signore.

 

 

Onora il Padre e la Madre :

                Quando i tuoi genitori erano vivi, li hai ubbiditi in ciò che di bene comandavano ? Quando sono morti li hai ricordati dicendo loro preghiere e facendo officiare messe, e specialmente onorandone la memoria con una vita virtuosa ? Anche se hai da lavorare perché sei un lavoratore, e tempo ne hai poco, dovrai chiederti se hai onorato al meglio  tuo  Padre e tua Madre;  e se qualcosa di imperfetto e da migliorare trovi, mettiti all’opera e provvedi. Sii uomo leale, perché spesso i genitori, anche se possono commettere errori, sono sempre in buona fede; meritano dunque di essere compresi e benvoluti, ma più esattamente onorati. In questo mondo, nessuno all’infuori di loro, riesce, è riuscito a volerti bene maggiormente, dopo Dio. E’ perciò giustissimo e santo il comando del medesimo Signore, di onorarli.

 

 

Non uccidere :

                Sei un bravo operaio! Non hai mai ucciso nessuno. E mai l’ucciderai, si pensa, a causa del fatto che passi il tempo nei campi a lavorare ; se dunque lavori, non uccidi nessuno . Bada però di non uccidere te stesso avendo eccessivo zelo nell’eseguire gli ordini, calpestando le regole della prudenza , e della sicurezza più elementare durante l’esercizio quotidiano del mestiere. E bada anche di non uccidere la fede in Dio, mai o poco pregando, mai o poco studiando la sua legge; ricordati che l’uomo non vive di solo pane ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio; perciò se non vuoi morire, se non vuoi suicidarti lavorando, alza lo sguardo verso il Cielo, verso Dio e la sua legge; e ogni giorno cerca il suo contatto, cerca la sua vita, e vivrai , lavorerai e vivrai con Lui, insieme al Dio della Vita, oltre che insieme al Padrone dell’azienda. .

 

 

Non commettere adulterio :

                Molti istigano da vari pulpiti,  a tradire la tua donna, a tradire quella che hai sposato come quella che ancora è solo una promessa; molti si gloriano di tradire e derubare l’uomo o la donna altrui. Ma Dio dice esattamente il contrario : perciò ubbidisci a Dio e respingi la moltitudine dell’errore; il coro della morte; respingi nell’inferno la voce demoniaca del paganesimo dissacratore della famiglia e della santa fedeltà coniugale. Difendi le tue rose, la tua vita e la tua famiglia dalle forze del tradimento e della morte. Rispedisci  le tentazioni dell’adulterio al mittente; e caccia la voce satanica alzando la Croce e sciogliendo l’animo tuo in dolce preghiera; sentirai allora una forza superiore, contro la quale nulla può l’inferno intero, ristabilire l’ordine e la giusta stabilità di fede e di vita.

 

 

Non rubare :

                non rubare al Datore di lavoro quello che gli spetta : se ti ha ordinato di  finire la vigna, e in buona fede ti lascia solo, finisci la vigna come se fosse presente; sii generoso e dagli ciò che gli spetta; anzi giunta l’ora di andartene, sebbene sia corretto che tu te ne vada essendo l’ora prefissata, tuttavia finisci il lavoro sacrificando pochi minuti, se in pochi minuti il lavoro può esser finito . Ciò fai ricordando di non fare agli altri quello che non vorresti sia fatto a te; e tu non vorresti che il Padrone ti lesinasse il salario nel giorno stabilito; onde se gradisci il tuo salario alla fine del mese, gradisci anche di lavorar bene e se possibile, perfino con generosità e eroismo . E non ti sembri esagerata la parola eroismo : infatti anche l’operaio, anzi l’operaio vero più di altri mestieri e professioni, è chiamato a vita e coraggio eroici. E questo eroismo talvolta bisogna dimostrarlo anche nel non rubare al Datore di lavoro, a mano a mano che si acquisiscono sempre maggiori compiti di responsabilità e si maneggiano risorse o danari, macchine o mansioni.. .

                Tuttavia rispondi di no, quando il Datore vuole derubarti della Domenica e dei giorni festivi . Egli non ha diritti che lo pongono al di sopra dei comandi divini : perciò non può chiederti di mancare a tali comandi; anzi pure lui ha l'obbligo di osservarli; e se non lo fa, è in errore, la sua via è fuorviante. Non permettere che fuorvii anche te .

 

Non dire falsa testimonianza :

                se qualcuno è trattato male, da chiunque, Padrone compreso, è tuo dovere intervenire, chiedendo che si rientri nella giusta condotta, secondo il buon senso e le leggi . Nel mondo del lavoro capita con certa frequenza che qualche collega sia trattato male più di quanto tu stesso possa esserlo. Da qui l’idea che i lavoratori si associno e combattano insieme o mediante i sindacati . Dovrai perciò non solo combattere contro le ingiustizie che ti riguardano ma anche contro quelle ingiustizie maggiori che  gravano sui tuoi colleghi. E questo combattimento sarà la tua testimonianza vera contro la falsa testimonianza. Così facendo infatti sei vero testimone perché ami Dio e il Prossimo, senza venir meno ai doveri verso te stesso e senza anteporre te stesso agli altri .

 

 

9°  Non desiderare la donna d’altri :

                Tra l’uomo e la donna che si amano, si crea un’intesa esclusiva e privata, piena di valore e mistero, che Dio stesso rispetta, come una buona conseguenza della sua creazione; anzi che Dio stesso ha benedetto, creando l’apposito sacramento del Matrimonio. E’ perciò maledetto chiunque si pone al di sopra di Dio, violando l’intesa e il sacramento, l’unione che Dio ha voluto e consacrato col matrimonio . Il desiderio che dunque mira a dissacrare l’unioni matrimoniali altrui, è male, è voce demoniaca che va soppressa, o altrimenti  trionferà il male della disunione dissacratoria e sacrilega.

 

 

10° Non desiderare la roba d’altri :

                 Così come non si deve rubare non si deve nemmeno desiderare ciò che non ci appartiene : infatti il desiderio spesso è alla base del furto e della eccessiva cupidigia; onde rubando si sbaglia perché si priva il prossimo della sua proprietà, per così dire, privata e pubblica; e desiderando la roba altrui, si sbaglia perché si è indotti al possesso sfrenato e magari anche a rubare; ma tutte queste cose non ci liberano spiritualmente, ma anzi, ci imbrigliano impedendoci di meglio vedere e decidere e pregare. Se uno passa il tempo a desiderare ciò che non è suo, toglie tempo alla preghiera e alla riflessione sulla legge di Dio; e la sua mente come il suo cuore diventano sofferenti di solitudine eccessiva, onde troppo piene di se stesse e delle cose effimere, diventano anche troppo vuote (pericolosamente troppo vuote) di Dio e delle cose eterne .

 

 

 

FINE

 

 

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