DAN BROWN BESTEMMIATORE NERO

4-5-06

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SPIEGAZIONE DELLA IMMAGINE :

Dan Brown, travestito in arte da bella donna in veste nera,  suona la viola dell'arte (anche se questa non può mascherare una certa sua inquietante sguaiateazza), calpesta la Croce , con l'aiuto di due bestie bizzarre . Queste bestie simboleggiano il  Mercato e il Potere .

Nonostante l'audacia dell'arte (strumentalizzata da Brown travestito); e nonostante l'apparenza sbrigliata e affascinante che calpesta audacemente la Croce verde, questa divenuta di colore rosso, s'innalza  sovrana e più imponente e visibile di prima . Infatti il mondo che ha dimenticato o ancora non conosce né la Croce né Cristo, deve  fare l'esperienza della potenza della Croce.

 

                               Gli uomini sono divisibili in tre categorie : quella dei santi, dei mediocri o indifferenti, dei bestemmiatori. Questi ultimi a loro volta, si distinguono in bestemmiatori grigi e in bestemmiatori neri .

                I grigi o bestemmiatori provvisori , sono la massa specialmente popolana degli estemporanei, quelli che han bisogno di imprecare contro Dio, o per dare forza retorica al discorso (come ad es. i cosidetti toscanacci) o perché non possedendo quel medesimo Dio a lor bisogno o piacimento (meglio dire: capriccio) , si indignano perché nell'intimo ne desiderano l'aiuto e la presenza, senza che sia loro accordata.

                I neri o bestemmiatori permanenti invece, trasformano la loro stessa vita in perenne e sistematica offesa di Dio e degli uomini loro fratelli; essi così facendo, offuscano lo splendore della identità dell'uomo quale immagine di Dio. Questi bestemmiatori sono pertanto i veri bestemmiatori, quelli a cui probabilmente non potrà esser perdonato. Infatti, costoro fanno del peccato la loro principale aspirazione, così come i santi all'opposto, fanno della virtù e della fedeltà all'amore, il loro principale e vincente motivo di vita. Essi, i Neri, bestemmiano dunque avidamente, pur sapendo di non avere scampo, essendo cioè già giudicati e condannati (se non si ravvedono), prima che morte sopraggiunga.

                A questa categoria di bestemmiatori neri e permanenti, appartieni dunque anche tu, o Dan Brown . Infatti a tavolino, con calcolo e ingegno, col cuore colmo di dissacrazione e di avida passione , hai bestemmiato e bestemmi, dicendo che Cristo non è Dio, che non morì vergine ma amò la Maddalena, che la Chiesa cattolica e i Vangeli canonici sono in realtà la falsa Chiesa e i falsi Vangeli, al contrario del Priorato di Sion e dei Vangeli Apocrifi, che invece sarebbero la vera Chiesa e i veri Vangeli.... ecc. .

                             Mi chiedo perché hai fatto questa retorica dissacratoria raccolta ne Il Codice da Vinci .  Rispondo: perché tu desideri che la tua strada sia segnata, tu ami il codice degli inferi; ami la morte, ti piace il sangue nero dello spirito, e alla diffusione di esso , da tempo consacrasti la tua arte e la tua vita .

                Preconosci, come tanti quale sarà l'epilogo tuo, laggiù nell'abisso dove Dio non c'è; ma questa eventualità non ti spaventa più di tanto, anzi è una ferigna chiamata che lungamente t'attirò fin da giovane, tutta paterna in apparenza e insistente sempre più, vista la tua arrendevolezza; ma invero c'è un punto centrale del cuore, un quid intimo di te stesso quale uomo , che comanda in ultimo il tuo operato, e si dichiara questo quid, fanatico leale della morte, quale forza che tu ami adorare come dio, perché, ti sembra che consumi vittoriosa la vita . Ti dà l'illusione, questa  forza, d'essere qualcuno; ti carezza la tua superbia, il tuo cannibalismo, il tuo veleno, che siccome non possedevi ma fortemente desideravi e sempre meglio desideri, ammettilo che ti è stato momentaneamente prestato dal diavolo, questo veleno, in cambio del successo sul palcoscenico e nello stadio del mondo .

                E' vero che nel tuo errore, nella tua defezione, nella tua consacrazione alla fraudolenza letteraria, non sei solo : c'è tutto un popolo che ti sostiene o per ignoranza o per debolezza o per tiepidezza . E questo popolo sarà certamente oggetto di cure da parte della Verità in persona .

                Ma c'è anche tutto un popolo che si compiace d'esserti complice, si complimenta delle tue menzogne, e sebbene non voglia dirlo esplicitamente, si ritiene tuo fratello. I tuoi fratelli sono dunque i tuoi compagni nel lungo esodo verso la grande madre Morte, laggiù dove governa il Principe dell'abisso, vostro padre e vostro sposo fedele, vostro coniugio imperiale e eterno sodomizzatore .

                Voi siete dunque un popolo con una identità e un nome precisi : siete il popolo della Morte; e come tali , nonostante la permanenza temporanea, avete un futuro già segnato da orrenda strada e mèta; siete in definitiva già morti, vivete alla luce del sole, ma come i vampiri , appena potete, andate a ricaricarvi nella devozione infera, protetti dalla tenebra .

                E di che cosa vi ricaricate, a che cosa aspirate veramente oltre l'apparenza bonista e veritiera ? Voi aspirate in primis, null'altro che alla morte, perché questa entità antiDio, non ha altro potere e consentimento divino che di riprodurre se stessa, imbevendo le sue creature, dello stesso potere e desiderio nichilista; infatti , mai la morte può dare la vita, se il Dio della vita medesimo , non ne da l'espresso consenso . E siccome voi la vita non la volete e la rifiutate, non vi resta che accontentarvi della morte. Pertanto siete con certezza consacrati alla morte, e cercate proseliti per la vostra chiesa nera nera e senza pace; volete il vostro esercito infausto, odiate dunque smisuratamente l'universo della vita risplendente e regale, e tramate trappole nel silenzio e nella notte verminale.

                Ma non illudetevi o eroi del basso universo; la vostra perdizione se tanto vi preme , se proprio non potete farne a meno, vi sarà data : tutti quanti sarete ingoiati dal vostro Dio caldo e nero; e un giorno di voi non resterà più nemmeno il ricordo . Per sempre il  connubio bestiale , sarà l'unica vostra consolazione eterna. E sarete allora tutti della vostra razza, tutti neri, tutti bestie, tutti soli, tutti disperati in eterno, senza possibilità di scampo. Ma potete pure non credermi, se proprio ritenete vi faccia comodo .

                              

FINE

 

 

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