L'ARTE E LA SCIENZA SONO MEZZI PER NON PERDERE L'APPUNTAMENTO CON LA STORIA 

(cioè sono mezzi per celebrare e costruire la vita)

 

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                Che cosa è la vita? Una grande occasione per conoscere meglio e lodare il Creatore di tutte le cose e di tutti gli esseri, compresi gli uomini.

                Ne deriva che anche le facoltà espressive dell'uomo, l'arte, la scienza, compresa la teologia, partecipano della grande occasione che è la vita stessa. 

                Per questo ciò che rende massimamente significativo l'esercizio della scienza e dell'arte, è non mancare l'occasione della storia, cioè della dimensione del tempo, entro al quale si svolge la stessa vita. 

                Un vero artista non è chi perde tempo o manca l'occasione; al contrario è chi trova il massimo significato dell'esercizio scientifico e artistico, il senso primo e ultimo del suo operare, nel conoscere, ammirare, ringraziare e lodare Dio.

                Allo stesso modo il vero intenditore d'arte e di scienza, è chi pur non avendo un preciso talento scientifico o artistico, onde non è né scienziato né artista, tuttavia, essendo uomo, proprio vivendo come i più al mondo (istruiti o da istruire che siano), sa riconoscere e apprezzare i risultati altrui; sa leggere l'avanzata del progresso, e pertanto sa unirsi al grande movimento universale della conoscenza, della lode e gratitudine verso Dio.

               La vera scienza e la vera arte, infatti sono al servizio della vita, sono celebratori della vita, sono garanti e nel loro piccolo, costruttori, di vita. Mai la vera arte e scienza demoliscono la vita, la squalificano, la uccidono. 

               L'intenzione contenutistica e la forma celebrativa dell'arte e della scienza, essendo un'occasione da non perdere, un'esperienza significativa che produce vera storia (cioè vita costruita e mai negata o trascurata), sia che la si voglia riconoscere sia che la si esprima tacendo senza alzare la voce, è comunque sempre una forma di lode e gratitudine del Creatore. Credo che questa gratitudine, sia dal medesimo Creatore, molto bene accetta. 

                E forse l'esperienza dei santi, consiste proprio in questo: trovano la particolare benevolenza della Grazia, perché essi sono infine, nulla più e nulla meno, che dei grandi costruttori di vita. I santi, il santo, non perdono mai l'appuntamento con la storia perché operando secondo Dio, la sua Legge, non perdono mai l'occasione quotidiana di conoscere, riconoscere, lodare Dio sempre più e sempre meglio.

FINE

 

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