AMANTI MAGGIORI DELLA NATURA: EREMITI E MONACI

 

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                Fino ad oggi, l'uomo si è accostato alla natura mediante tre strade essenziali: la strada di quelli che la lavorano, la strada di quelli che la studiano, la strada di quelli che l'ammirano : 

                i primi sono i contadini e i lavoratori agricoli; i secondi sono gli scienziati dilettanti e professionisti, i numerosi cultori della materia a vari livelli; i terzi ed ultimi sono gli amatori della natura, tra i quali i turisti e i viaggiatori, rappresentano soltanto una categoria.

                Ogni categoria ha dunque un approccio precipuo che usa quotidianamente nell'accostarsi alla natura. Ma tale approccio implica al contempo un metodo e uno scopo diverso nell'attingere al grande bene del Creato : 

                i lavoratori che in passato vi cercavano poco più che da vivere, oggi vi cercano specialmente da guadagnare a sufficienza e oltre, per quanto possibile; gli studenti tentano carpirne le leggi e i segreti più nascosti, onde poterli dominare e sfruttare anche economicamente; gli amatori, vi cercano il riposo, la pace che altrove non trovano; vi cercano quella bellezza naturale, che fa bene al corpo e alla mente dell'uomo, e che è necessaria per vivere al meglio, quasi come il pane quotidiano.

                E' evidente però che questi tre modi di accostarsi alla natura, hanno in comune una stessa possibilità potenziale: la possibilità di riflettere sul fatto di chi abbia creato tale natura: infatti la natura, anche prima di Galileo, è sempre stata dacché l'uomo comparve sulla terra, un libro da leggere e ammirare. Essa infatti non è stata creata per se stessa, ma per l'uomo, che è l'unica creatura che abbia la coscienza di capire e ammirare un tale libro.

                Tuttavia è vero che i suddetti tre modi e metodi per accostarsi alla natura, possono favorire più o meno, la risposta alla domanda di chi l'abbia creata. In tal senso appartiene all'ordine degli amatori della natura, il massimo vantaggio: essi più e prima di altri, possono rispondere

                In particolare, tra gli amatori della natura, ve n'è una categoria che non s'accontenta del benessere fisico e mentale dell'uomo circondato dalle bellezze naturali; essi cercano i segni del Creatore supremo di tali bellezze; aspirano più a tale Creatore che al Creato, ma si servono delle regioni più incontaminate della terra, come base importante, della loro ricerca ed esperienza: è questa, la categoria dei cercatori di Dio.

                Chi sono e chi sono stati storicamente, questi cercatori? La risposta è semplice e nota: 

                sono stati gli eremiti, i monaci vari. 

                Essi, nonostante le differenze, sono accomunati da un unico desiderio: partire dalle bellezze del Creato, per cercare l'immensità di Dio. Pertanto la loro vita è austera e punta all'essenziale; si privano della predominanza delle cose terrene, per poter essere liberi di cercare e vedere le celesti; mortificano la carne per rafforzare lo spirito, limitano al necessario i beni, per poter possedere il bene Supremo, cioè Dio stesso già in questa vita, e per sempre poi nella futura. Si isolano dai fratelli, perché proprio i loro fratelli, abbiano i benefici delle loro preghiere.

 

FINE

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