MARIA MOTTA FONDA IL PRIMO NUCLEO DEL MAC O CROCIATA APOSTOLICA DEI CIECHI E SVILUPPI SUCCESSIVI

(Da : un Documento della Diocesi di Lodi)

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Maria Motta fece della cecità un mezzo di santificazione

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                Nel 1928 Maria Motta, non vedente, insegnante all’Istituto dei Ciechi di Milano, avvertì l’esigenza di superare la situazione di emarginazione dei ciechi e di promuoverne la partecipazione attiva alla vita della Chiesa. Era l’8 settembre del 1928 quando ella, sull’esempio di P. Ivo Mollat, francese, avviava in Italia la Crociata Apostolica dei Ciechi, unione spirituale di non vedenti, basata sull’Apostolato della Preghiera.
 

                Nel 1932 trovava adesione a Parma, Spoleto, Napoli e Salerno e nel 1938 contava 500 soci. Dopo i difficili anni della guerra, nel 1946, con la festa annuale della Purificazione ed un bollettino di informazione in scrittura Braille, l’Associazione riprendeva il proprio cammino e si espandeva sul territorio nazionale.
 

                Nel 1950 Maria Motta muore a Monza, dopo aver affidato a don Bruno Vignati e a Giuseppe Semenza la sua Crociata, ed il 15 novembre 1951 il Vescovo di Lodi, Mons. Pietro Calchi Novati, la erige in Ente Ecclesiastico.

                Nel 1960 il S. Padre Giovanni XXIII ne approva lo Statuto denominando l’Associazione
Movimento Apostolico Ciechi”.

                Nel 1963, viene eretto Ente Morale dal Presidente della Repubblica. Negli anni ’60 riceve particolare impulso l’attività sociale e si avvia quella in favore dei ciechi dei Paesi del Sud del Mondo. L’associazione è ora diffusa in tutta Italia con Gruppi diocesani e coordinamenti regionali.

 

       FINE

 

 

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