LA DISEDUCAZIONE AL LAVORO E' ALLEATA DEI FILORECESSIONISTI

 

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Certi orsi vogliono farsi pinguini : in tempi di magra e di surriscaldamento polare, ritengono così poter meglio sopravvivere . L'Euro è solo la moneta europea; ma per i dirigenti limitati e talvolta corrotti, è tutta l'Europa . Lo sanno tutti ormai che rimane da fare l'Europa più vera, cioè quella dei popoli .

 

Certi dirigenti e giornalisti, si preoccupano più della borsa che impazza che della produzione e occupazione che diminuiscono. E questi aspirano a risolvere la crisi.

              

               C’è la recessione ! Diminuiscono i poteri d’acquisto e gli svaghi .

               Ma niente paura. Le soluzioni non mancano .

               C’è quella del Governo, doverosa e lecita; ma chissà se efficace.

               C’è quella dell’arrangiarsi tipico -si dice- degli Italiani; ma chissà se riesce anche stavolta .

               Ci sarebbe anche quella della Provvidenza : ma è troppo difficile per chi ha scelto lungamente di fare a meno di Dio e della sue leggi; questa che sarebbe una soluzione efficace, invero non sembra piaccia molto.

                Molto più invece piace la soluzione della fortuna, cioè del gioco vario : il totocalcio, il lotto, il Gratta e Vinci, il Rischiatutto o Niente televisivo, insomma il tentare la sorte …  .

                E chi pubblicizza tutto questo dover tentare, son sempre i soliti : giornali e mass-media. Questi, sebbene sia proibito far pubblicità gratuita, fanno vere e proprie campagne pubblicitarie sottobanco, nascondendole nella forma della notizia :

                vincita clamorosa laggiù , onde invogliare altri a giocare quassù e ovunque; vacanze doverose per tutti, onde aumentare l’esercito dei vacanzieri ai quattro punti cardinali; luoghi meravigliosi, ma solo per mandarci turisti : poc’altro interessa; il gioco come il territorio non son più né divertimento né occasione di conoscenza e crescita totale (culturale, civile, religiosa…), ma sono solo un affare; se l’affare non riesce, tu e il territorio vi bevete per forza lo status da povero, da recessionista fatale e perenne… .

                Nessuno sembra dir più che la recessione si vince anche col lavoro onesto e il sacrificio tradizionali; che il gioco e le promozioni commerciali, sono piuttosto l’eccezione che la norma; e non possono rappresentare per nulla, la regola di tutti e specie per i poveri, come si vorrebbe invece far credere.

                Di questo passo, il sistema sociale sta perdendo la capacità di educare al lavoro, mediante la via della fatica e del necessario quanto ordinario sacrificio; ai giovani si nasconde volutamente questa strada, e bellezza. Se si continua così, mi sembra, sarà inevitabile non poter parlare di diseducazione quotidiana al lavoro, proprio mentre sarebbe necessaria l’educazione al lavoro, per fronteggiare la crisi mondiale dell’economia.

                In realtà, mentre si denuncia la recessione, una parte dei cittadini, mi sembra, cospirano contro ogni serio provvedimento per fermare la stessa recessione e ripigliare l’ascesa.

                C’è invero una parte del mondo, a  cui fa comodo la recessione, e per incoscienza meno che per egoismo, s’adopera infine a mantenere e riciclare la stessa recessione. La diseducazione al lavoro di cui abbiamo appena parlato è alleata dei filorecessionisti  .

 

O. Metozzi

 

 

FINE

 

 

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