ASFALTATORI DELLA STRADA

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Testo

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1. Arriva la ghiaia per asfaltare 2. Il Camion s'accosta alla Macchina Asfaltatrice, alzando il rimorchio per scaricare lentamente un po' alla volta

3. Idem 4. Idem

5. Il Camion versa il suo carico a poco a poco sul Carro della  macchina  distributrice e asfaltatrice 6. Idem
7.Il Cilindro pressa la ghiaia già distesa e in parte pressata 8.

9.Parte posteriore della macchina distributrice asfaltatrice 10. Idem . La Macchina procede lentamente, terminando a poco a poco il carico del Camion; e dietro di se, lascia il manto stradale ricostituito : manca solo l'ultimo passaggio del catrame.

11. Autista della Macchina asfaltatrice 12.  Idem n. 8

13.  Idem 14. Agente della Polizia Stradale, Signor Valdimaro Martinelli, Istruttore tecnico .
 

15.Le auto transitano a sinistra, mentre a destra si lavora; poi si fa il contrario per asfaltare la corsia di sinistra della strada e completare il lavoro. La Panda a destra, è solo parcheggiata momentaneamente.

16.

 

TESTO

                La ditta asfaltatrice, lavora per conto della Provincia aretina, essendo la via Provinciale 69 o Setteponti, il 4 agosto 2008, attorno alle ore 14. Le macchine sono tre: Camion, Asfaltatrice, Cilindro. Gli operai e autisti, son pochi più, almeno 4-5. Il processo operativo è in fondo elementare, almeno in apparenza : il Camion porta il materiale trattato, poi lo scarica a poco a poco sul carro di raccolta della macchina asfaltatrice che distribuisce e opera una prima e fondamentale sistemazione e pigiatura. Quindi il cilindro pressa la ghiaia, e infine passa ancora  la macchina asfaltatrice che distende il manto d'asfalto. La strada è intanto, divisa in due carreggiate per permettere il passaggio delle auto durante il lavoro. Un agente della stradale in borghese, insieme a un capo-operaio, sorvegliano l'andamento del lavoro; e lo difendono anche da intrusi come fotografi di passaggio, simile al sottoscritto.

                Mentre il sole picchia sulla fatica che avanza e la strada si fa sempre più bella e nuova, vestendosi di nero, nessuno grida ma tutti operano di buon grado : regna sovrana e all'aperto dell'estate la disciplina del lavoro, nonostante il rumore delle macchine operatrici e di quelle di passaggio. Intorno la Campagna ascolta e guarda, tutta vestita di verde estivo : quei rumori e quella disciplina potente del lavoro meccanizzato, intimoriscono la fauna, interpellano la flora; ma non li disturbano più di tanto.

                Il cittadino passa con la sua auto, e si sofferma almeno un attimo per guardare in faccia, e si pensa che guardi l'andamento dei lavori; ma in realtà egli guarda la perizia e la disciplina del lavoro; sa che il buongoverno farà nuova e  bella la strada; e questo benfare, lo sanno tutti che è necessario al bene comune; ma lui, il cittadino, ci vede anche un valore simbolico : se la via diventa meglio percorribile e più bella, ciò è possibile perché gli uomini di buona volontà (come gli operai e tecnici soprastanti, che lavorano di buon grado e come tanti altri in Italia e nel mondo), vogliono rendere meglio percorribile e vivibile anche l'esistenza stessa sulla Terra.

                Lasciate dunque che il cittadino guardi e goda, quando il buongoverno fa bene e opera bene. Allora, è giusto  guardare e confermare; così come è giusto guardare e criticare, quando invece opera audace e da bandito, quel burocrate che ovunque non vorrebbe esser guardato e criticato, cioè il Malgoverno.

 

FINE

 

 

 

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